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Lascia il neonato a Catania e si porta a Ragusa per rubare nelle abitazioni. Arrestata dalla Polizia di Stato

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Ennesimo topo d’appartamento arrestato dalle Volanti della Polizia di Stato di Ragusa dirette dal Commissario Capo Filiberto Fracchiolla.

Si tratta di Bilic Silvana ventitreenne che ha lasciato il proprio figlio, di pochi mesi di vita, al campo rom di Catania ed è venuta a Ragusa, insieme ad una complice, con l’intenzione di perpetrare furti negli appartamenti lasciati incustoditi da chi si trova fuori nelle località turistiche. Il colpo non è riuscito grazie all'intervento tempestivo degli agenti delle Volanti di Ragusa che, su segnalazione di un cittadino, hanno bloccato la giovane donna la quale, dopo aver scassinato ed aperto la porta d’ingresso di una abitazione, si accingeva a depredarla di ogni oggetto di valore. La donna, in compagnia di una complice, é riuscita ad accedere all’interno del vano scale di un condominio e utilizzando un attrezzo da scasso ha iniziato a forzare la porta d’ingresso dell’abitazione presa di mira. La scelta della casa non è stata casuale. E’ stata selezionata in quanto vicina ad un’altra abitazione in cui si stavano eseguendo dei lavori di ristrutturazione i cui rumori avrebbero coperto quelli conseguenti alla forzatura della serratura. In un primo momento, infatti, i colpi inferti contro la porta d’ingresso non hanno destato alcun sospetto, ma dopo alcuni minuti, la loro persistenza ha suscitato il dubbio che qualcosa non andava. Un altro inquilino ha così segnalato l’accaduto al 113 e si è affacciato nel vano scale sorprendendo le giovani donne che, dopo aver divelto la serratura avevano avuto accesso all’abitazione e si prestavano a ripulirla. Colte sul fatto una delle due è riuscita a scappare mentre l’altra è stata bloccata e immediatamente consegnata al personale delle Volanti giunto in contemporaneasul posto. Dal controllo effettuato all’interno della casa è emerso che il furto era stato sventato e nulla era stato asportato dall’abitazione violata. I successivi accertamenti in ufficio permettevano di appurare che la donna, seppure così giovane, era da considerare un’esperta del settore, con numerosi colpi in appartamento commessi in molte città italiane, dal nord al sud Italia. Dalla perquisizione personale a cui è stata sottoposta è emerso anche il possesso di una particolare pinzetta artigianalmente manufatta utilizzata per aprire le serrature più complesse. Conclusa l’attività di polizia giudiziaria su disposizione del PM di turno D.ssa Valentina Botti la giovane donna è stata condotta presso la casa circondariale di Catania, con l’accusa di tentato furto aggravato in abitazione. “L’azione di prevenzione dei reati predatori condotta dalla Polizia di Stato acquista un valore aggiunto quando è affiancata dalla immediata collaborazione della cittadinanza nel segnalare situazioni che destano sospetto, come in questo caso. Il tempestivo intervento ha permesso di prevenire un odioso delitto che viola la tranquillità del domicilio famigliare e che poteva avere ulteriori effetti se all’interno della stessa abitazione si fosse trovata la proprietaria, allo stato in dolce attesa”.

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