Riguardo l'ordinanza firmata ieri sera dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che da sabato 28 agosto porta la Città di Vittoria in zona arancione, Piero Gurrieri, avvocato, giornalista e candidato Sindaco a Vittoria per il m5s, Città Libera e Vittoria nel Cuore, dichiara: "Un provvedimento di restrizioni e divieti, che, ancora nel pieno dell'estate, comporterà una forte compressione della vita sociale e di molte attività economiche". "Sebbene si tratti di un provvedimento necessitato dalla gravissima situazione sanitaria ed epidemiologica" - continua - "spiace considerare che, restrizioni a parte, il presidente Musumeci non abbia adottato nelle scorse settimane, e non lo abbia fatto neppure oggi, quelle misure che, se poste a regime quando le avevamo chieste, non avrebbero ridotto la nostra Città a questa situazione gravissima, e probabilmente - anche se mi dispiace profondamente dirlo - avrebbero risparmiato alcune vite umane". "Non ci sto con quel luogo comune secondo cui la situazione di gravissima emergenza che stiamo vivendo sia esclusiva conseguenza della irresponsabilità dei miei Concittadini. Certo, come in tutte le città ci sono quelli che hanno sbagliato, e che se ne sono infischiati delle regole, ma se siamo a questo punto è soprattutto per l'irresponsabile attendismo del presidente della Regione e del suo Governo disattento. Disattento, desidero precisare, anche rispetto allo straordinario coraggio e alla straordinaria dedizione posta in campo da medici, infermieri, ed operatori sanitari, che meritano il nostro plauso per come hanno operato e stanno operando". "Ho chiesto ripetutamente, e con forza" - prosegue Gurrieri - "l'istituzione di postazioni gestite dall'autorità sanitaria per garantire ai cittadini una quotidiana prevenzione attraverso l'esecuzione di tamponi rapidi e, in caso di positività subito molecolari in tempo reale, ma il presidente Musumeci e il suo fido assessore Razza se ne sono impipati, come hanno continuato a impiparsene quando la pandemia ha dilagato, tanto che ancora adesso, con 1100 positivi (ma in realtà molti di più) il servizio è garantito in modo episodico, quasi per grazia ricevuta, una o due mezze giornate a settimana fino a 250 tamponi, con attese sotto il sole cocente e in condizioni inumane, quasi a dire alla gente di non andarci neppure!". "Questa gestione assurda ha causato il dilagare della pandemia tramite tamponi fai-da-te acquistati in farmacia e senza alcuna tracciabilità di chi li andava a comprare perché, evidentemente, ce n'era necessità . "Posto peraltro" - chiosa Gurrieri - "che questi governanti avrebbero dovuto pensare che per molte famiglie non era possibile spendere una montagna di soldi e caricarsi oneri economici insostenibili, pari a centinaia di euro a famiglia per andarsi a fare ripetutamente i tamponi nei laboratori privati". "Ho chiesto le postazioni, e mi hanno detto di no. Ho chiesto controlli nei porti e negli aeroporti, dove quest'estate è entrato di tutto, e mi hanno detto di no per settimane. Ho chiesto anche una ristrutturazione del servizio USCA, ma neppure questo il Governo della Regione ha saputo assicurare alla Città di Vittoria, costringendo migliaia di cittadini a scegliere se attendere tempi lunghissimi o mantenere la propria famiglia. Per non parlare di misure di controllo risibili, che hanno portato alcuni privati e operatori, e preciso una ridottissima minoranza di loro, ad organizzare feste e festini con centinaia e migliaia di persone contando su controlli evanescenti ed inesistenti, mentre la maggioranza rispettava le regole. Insomma, una autentica vergogna!" "Si tratta di responsabilità gravissime, causate da una gestione approssimativa e colpevole e del presidente Musumeci, dell'assessore Razza e dell'intero governo regionale" - prosegue Gurrieri - "che oggi finiscono per scaricare il peso delle proprie inadempienze sui Vittoriesi e sulle nostre attività economiche". "Se i loro amici e sostenitori di Vittoria - parlo della Destra, della Lega, di FdI, di Diventerà Bellissima e dell'intera Coalizione Sallemi - si fossero mobilitati insieme a noi, come io ho chiesto loro più volte, se in nome dell'interesse di questa Città alla propria sopravvivenza avessero protestato, alzato la voce, Musumeci e il suo Governo forse sarebbero stati più ragionevoli. In alcuni momenti devi lasciar perdere le identità politiche e mettere al primo posto la Città , e combattere! Loro no, loro hanno scelto la strada del silenzio, come ai tempi dei mancati ristori. Hanno girato i quartieri e parlato di aria fritta, del loro coraggio, e invece hanno dimostrato di essere proni ai potenti, e tutta la loro pavidità , non dicendo mai una sola parola! "Ora siamo di fronte al fatto compiuto, e il primo appello è alla responsabilità e alla prudenza per salvare vite umane e per risparmiare alla nostra comunità il definitivo tracollo" - conclude l'avvocato Gurrieri - "ma non può però esimerci dal dire le cose come stanno". "Ora bisogna guardare, innanzitutto, a chi potrebbe pagare i costi di questa ordinanza dell'ultimo momento. Ci sono i ristoratori, i titolari di bar, pub, pizzerie, ristoranti, le attività similari e collegate, come i catering. Lo sa il presidente Musumeci che queste persone hanno riempito i loro frigo di merce deperibile che se non potranno consumare sarà persa? Lo sa che hanno stipulato centinaia di contratti di lavoro per camerieri, chef, collaboratori, e che questi contratti dovranno essere onorati? Ora, mettiamola così, non puoi firmare in giacca e cravatta all'ultimo momento un'ordinanza e fregartene del mondo. Due cose devi fare, o intervieni con Draghi e gli dici di consentire ai Comuni in zona arancione o rossa di consentire almeno con Gp l'accesso ai locali della ristorazione, oppure li indennizzi subito per una perdita enorme subìta e da te causata, il resto è il nulla cosmico, non li potete cercare solo nei momenti elettorali e fregarvene bellamente! Si mettano dunque al lavoro, da subito, o si dimettano, noi non staremo zitti e non saremo mai complici loro".