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Moscato (#selaamilacambi): "Non permettiamo al sindaco di offendere i vittoriesi"

redazione
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L’unica buona notizia che ci ha comunicato il sindaco in una nota stampa piena di livore e inutilmente acida è che non lo vedremo più candidato a Vittoria. Sapevamo benissimo che non potrà più correre a sindaco e di questo ne trarrà giovamento la città ormai visibilmente stanca di un’arroganza astiosa senza alcun contenuto dopo 10 anni di governo di Vittoria. Per questa ragione e per quello che mi riguarda non intendo replicare a Nicosia. L’ho già detto chiaramente: non gli risponderò perché rappresenta il passato, ormai è solo un ex. E sottolineo che noi - né ora né mai - non vogliamo avere a che fare con il passato e quindi con lui e con il Pd e né con i suoi predecessori. Il Pd non rappresenta altro che il fallimento. Un fallimento che Nicosia cerca goffamente di nascondere utilizzando la comunicazione istituzionale del Comune per offendere. Io non gli risponderò. Potrà offendermi quanto vorrà perché conosciamo i suoi metodi subdoli ma non permetterò mai che possa offendere i vittoriesi, perché quando nel suo comunicato dichiara che chi mi appoggia “non ha un ruolo in città” è un’offesa a tutti i cittadini. Non gli permetto di offendere gli uomini e le donne che hanno sposato il progetto di #selaamilacambi e le centinaia di vittoriesi che il 3 gennaio con la loro presenza hanno scelto il cambiamento. Un sindaco – il primo cittadino cioè il primo dei vittoriesi – non può permettersi di offendere i suoi concittadini perché spinto dalla paura e dall’ansia di dover lasciare la poltrona e di perdere il potere che lo ha garantito. Questa è stata una caduta di stile. Mi attacchi quanto vuole ma tiri fuori dalla sua foga, dettata dal tempo che sta per scadere, i vittoriesi per bene. A questi ultimi chiedo scusa a nome delle istituzioni che rappresentano la città trascinata nelle bassezze di chi simboleggia il passato: Nicosia sarà ricordato come il sindaco da dimenticare.

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