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Fiorellini: Rendiamo possibile un Movimento per la Pace

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Il 4 Aprile di 40 anni fa la grande manifestazione contro l’istallazione dei missili a Comiso, dopo 40 anni un 4 Aprile con la guerra dagli esiti inimmaginabili che torna nel cuore d’Europa. In mezzo guerre dimenticate, relazioni internazionali fondate solo sugl’interessi dei governanti del mondo, di chi ha avuto in mano le leve di una globalizzazione che acuisce le diseguaglianze tra le persone, come tra i territori. In mezzo a questi 40 anni guerre di potentati terroristici che si ammantano di ideologie nazionalistiche e estremismi religiosi. Questa è stata la guerra dei Balcani, e poi c'è stato il fanatismo religioso che si saldava con istanze di riscatto sociale. C’è stato il ventennio iniziato con l’11 settembre 2001 e la guerra dell’Isis. I movimenti più interessanti potevano essere le c.d. primavere arabe, che però mettevano in discussione gli interessi occidentali nel mondo arabo e sono state per l’Europa solo un’occasione per cambiare le autocrazie con militari e/o estremisti islamici di comodo. In mezzo l’annientamento del movimento per la pace, delle sue articolazioni culturali, quel movimento che era stato in grado di rappresentare una sorta di diplomazia dal basso e riuscì ad aprire anche le granitiche chiusure del mondo diviso in blocchi. La Perestrojka, la caduta del muro di Berlino, la fine della Guerra Fredda sono un grande merito di questa diplomazia che metteva insieme un arcipelago d’impegno, sociale e delle istituzioni dal basso. L’impegno di quel movimento non bastò a governare gli esiti della guerra fredda, le scorciatoie dell’occidente che si attribuiva senza averne titolo la vittoria della guerra fredda, hanno lasciato il mondo tra diseguaglianze e potenti autocrati che hanno assecondato antipolitica e oligarchie economiche. Il conflitto Ucraino sta dentro questo quadro, dentro una guerra fredda che è stata chiusa senza concludersi.
Oggi il movimento per la Pace sembra essere scomparso. Certo ci sono in campo posizioni pacifiste, non violente, l’impegno di associazioni laiche e religiose impegnate, ci sono forze politiche che hanno chiaro il percorso di uno sviluppo solidale, inclusivo, e pacifista, ma purtroppo incapaci di ridiventare movimento pacifista, non violento e solidale, c’è Papa Francesco. Ho tra i miei ricordi più belli, quella della grande manifestazione a Comiso, avevo 14 anni. Quella grande manifestazione che costò, secondo me, la vita di Pio La Torre, nella quale vedevi marciare insieme le bandiere dei Giovani Comunisti, quelle di Pax Christi e di DP; si potevano vedere le divise degli scout marciare accanto alle comunità valdesi, i pacifisti tedeschi e americani assieme al movimento dei lavoratori con la Cgil e assieme alle delegazioni del Pci, del Psi, dei radicali, dei Verdi, dei movimenti ecologisti e anche di parte della Dc. Altrettanto nitido è il ricordo di come quest’arcipelago d’impegno lo ritrovavi con piena cittadinanza gradito ospite e interlocutore nella nostra città (zona denuclearizzata e protagonista nella lotta pacifista), sapendo anche che questo movimento, in Sicilia, è stato per anni anche l’anima sociale e culturale della lotta alla Mafia.
Il 4 Aprile 2022 a Comiso ci sarà l’occasione non solo per celebrare, ma se lo vorremmo di ripensare alla costruzione di un nuovo Movimento la Pace che parta dal nostro territorio, stavolta non perché non vogliamo i missili a Comiso, ma perché possiamo immaginare di avere un ruolo quali eredi di quel movimento, articolato, colorato, impegnato a promuovere politiche solidali, di libertà e quindi di Pace. Ci saranno le forze sociali e ci saranno le istituzioni dal basso. Ci sarà anche la Città di Vittoria ancora una volta impegnata a dare cittadinanza al movimento, ancora impegnata a costruire PACE.
Il 4 Aprile 2022 proviamo a rendere possibile un nuovo movimento per la Pace.
Spero che ci siate
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