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FIBA CONFESERCENTI PROPONE OPPOSIZIONE AL T.A.R. DEL PIANO SPIAGGIO DEL COMUNE

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Il Comune di Ragusa ha redatto, deliberato e approvato in Consiglio Comunale un nuovo Piano di Utilizzo delle Spiagge (PUDM) della riviera di pertinenza. Posto quanto sopra si rammenta, preliminarmente, che la Regione Sicilia è l’unico proprietario del Pubblico Demanio Marittimo e nessuno strumento di pianificazione degli arenili può essere attuato o adottato se non dopo l’approvazione dell’Assessorato Regionale del Territorio e Ambiente. Una norma ben precisa che non lascia alcun dubbio in merito: Legge 15/05 Linee Guida del 04.07.2011 e pubblicate in GURS il 19/08/2011 con D.A. del Territorio e Ambiente; Circolare A.R.T.A. numero 86684 del 26/11/93 e numero 28214 del 06/04/94. Alla luce di quanto sopra, appare evidente, quindi, che il Piano di Utilizzo delle Spiagge del Comune di Ragusa benché già approvato anche dal Consiglio Comunale, è inefficace. Risulta agli atti che il Comune di Ragusa ha, invece, inteso adottare lo strumento pianificatore, addirittura, già prima di essere approvato in Consiglio Comunale lo scorso Ottobre 2015. La scrivente Categoria, che tutela gli interessi dei propri associati, non è stata mai informata dei lavori dell’importante strumento pianificatore che, si ribadisce, è un piano solo programmatico e non ha alcuna valenza di legge perché non particolareggiato. Un obbligo che l’Ente Comunale di Ragusa doveva rispettare ai sensi della Legge 241/90 art.9 e 10; della Legge Regionale 10/91 art. 10; della Circolare Regionale dell'Assessorato del Territorio e Ambiente del 28/05/98 n° 10936 " ….. senza escludere a priori la possibilità di sentire le associazioni di categoria rappresentative del settore….." , delibera Assemblea Regionale, seduta n.72 del luglio del 2007 con la quale si è formalizzata “la necessità di prevedere in fase di redazione del P.U.D.M. il confronto tra Ente Comunale e le rappresentanze del settore pena la decadenza dello strumento di pianificazione”. Posto quanto sopra, spiace evidenziare come al Comune di Ragusa è sfuggita l’occasione per concertare con tutti i concessionari demaniali marittimi esistenti sul litorale ma anche per chi ne avesse interesse, di pianificare uno strumento così importante che poteva essere utile anche per recuperare la “bandiera blu” persa a Marina di Ragusa, proprio con questa nuova amministrazione. Per quanto di competenza la scrivente Categoria ribadisce, nel tutelare gli interessi e ogni diritto dei propri associati, annuncia, sin d'ora: 1) di avere provveduto a riunire in più occasioni diversi concessionari demaniali del Comune di Ragusa; 2) di avere formalizzato al Comune di Ragusa e per conoscenza all’Assessorato Regionale del Territorio e Ambiente di Palermo le opportune osservazioni ed opposizioni al nuovo PUDM di Ragusa; 3) di avere formalizzato, altresì, anche una richiesta collettiva di accesso agli atti con presa visione e rilascio di copie conformi della documentazione approvata in Consiglio Comunale del PUDM; 4) di non avere avuto alcuna autorizzazione da parte del Sindaco ad accedere agli atti richiesti nonostante siano già trascorsi, abbondantemente, i tempi previsti dalla legge; 5) di avere dato, quindi, mandato ad un nostro studio legale di fiducia del Foro di Catania e sottoscritto tutti un ricorso innanzi al TAR di Catania per essere autorizzati ad accedere agli atti ed averne copie conformi; 6) di proporre, quindi, anche ricorso al TAR di Catania per l’eventuale annullamento previa sospensione del PUDM del Comune di Ragusa approvato in Consiglio Comunale lo scorso mese di Ottobre 2015, qualora fosse approvato anche dall’Assessorato Regionale del Territorio e Ambiente di Palermo.

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