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Fiorellini: "Con le nostre politiche per affrontare le emergenze, SENZA PERDERE DI VISTA LA PROSPETTIVA"

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“Siamo consapevoli e puntiamo a realizzare una modernizzazione inclusiva della città. 

Sappiamo che essa passa attraverso il coinvolgimento oltre che dei più stretti addetti ai lavori nel ripensare il rapporto tra territorio e comunità cittadina. Pensiamo per esempio che non basta la partecipazione di ordini professionali o organizzazioni di categoria, in materia di pianificazioni del territorio. Il governo democratico del territorio, al quale lavoriamo riconosce i portatori di interessi diffusi ambientali, sociali, culturali cioè gli interessi della complessiva qualità della vita di una comunità cittadina. Lo si potrà fare perché il sindaco Aiello e la sua giunta hanno revocato la scandalosa variante al PRG che immaginava solo cemento e mortificazione del territorio. 

Certo servono politiche della mobilità, politiche di promozione di nuova mobilità e politiche di disincentivazione alla mobilità tradizionale. Intestarsi una campagna per una vivibilità nuova a Vittoria e Scoglitti, passa attraverso la riqualificazione ed il recupero delle aree delle periferie, e attraverso il ripensamento del centro e del centro storico. Serve riorganizzare spazi, tempi e luoghi della quotidianità, lavorativa e del tempo libero. Stiamo lavorando alla riorganizzazione dei parcheggi a pagamento, affinché siano strumenti di miglioramento della viabilità e della vivibilità cittadina e non trappole dove ingabbiare i cittadini, stiamo lavorando al PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), ma è un lavoro articolato, complesso e di prospettiva.

 Ma la città è segnata da tanta emergenza, di ordine sociale, civile ed economica, e puntiamo ad affrontarla, anche con le sperimentazioni, come quella che stiamo tentando con la riapertura al traffico veicolare del tratto e sottolineo del tratto della via Cavour che va da via Milano alla via Firenze. La via Cavour è, resta e sarà pedonale. L’esperimento risponde al fatto che in coincidenza con la chiusura al traffico la zona è diventata zona franca per attività illegali, scorrerie, degrado e disagio, sperimentare la riapertura, riqualificando la zona e regolamentando apertura e chiusura al traffico speriamo di poter ottenere anche un controllo sociale e di ordine pubblico migliore, senza traumi. Infatti il tratto sarà chiuso al traffico nelle ore di ingresso e uscita da scuola, il mercato contadino si terrà regolarmente, si avrà una maggiore presenza di automobilisti e pedoni, perché potrà essere vissuta più intensamente. Credo quindi giusta la sperimentazione di una modalità diversa di utilizzazione di questo spazio, credo vada fatta e spero possa avere un effetto positivo sul controllo democratico dell'area. 

Chi pensa che le politiche della viabilità siano riconducibili a questa iniziativa che è e rimane il tentativo di affrontare un'emergenza, è in mala fede o disinformato. Ritengo legittimo che si possa avere un giudizio diverso, e rispetto chi ha espresso un giudizio differente, non chi senza averne titolo vorrebbe farne una guerra di religione, specie chi ha avuto ruoli non secondari, nella programmazione urbanistica della cementificazione, che ora vorrebbe fare lezioni di pianificazione democratica. La storia e la città hanno già giudicato quelle esperienze noi pensiamo a un governo che non sia solo mera gestione, immaginiamo una rivoluzione. Vogliamo ripensare linguaggi, codici organizzativi e di comportamento nel governo della città, ma abbiamo il dovere di non nascondere la testa sotto la sabbia e affrontare le emergenze, come la deficitarietà strutturale, nella quale hanno lasciato non solo il bilancio ma l’intera città.”

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