Altro che terremoto in Forza Italia. Ritengo che quanto avvenuto in questi giorni in Forza Italia non sia da definire un “terremoto”, come alcuni si ostinano a dire. Anzi, questa operazione va vista come un qualcosa di utile per identificare ruoli e finalità. Chi ha lasciato il partito ci ha consentito di chiarire, finalmente, chi non aveva interesse a fare il bene di Forza Italia, ma solo interessi personali. Sgombrato il campo da queste presenze, per lo più delle vere e proprie zavorre, potremo dedicarci con maggiore serenità alla riorganizzazione del partito, puntando su nuove energie e, soprattutto, su chi ha veramente la voglia di investire il proprio impegno per i bene della collettività. Per lasciare un partito, inoltre, prima bisognerebbe farne parte, aver contribuito fattivamente alla sua crescita e alla conquista di risultati. Molti di quelli che hanno fatto i bagagli hanno vissuto Forza Italia come se si trattasse di un parcheggio e si trovavano a condividere il nostro percorso per mera opportunità e interesse personale. C'è addirittura chi non si è mai visto o chi ha fatto sentire la propria voce solo due volte: una per annunciare di aver ricevuto un incarico e l'altra, a distanza quasi di un anno, per annunciare l'abbandono. Insomma, non ci sembra di aver ricevuto danni, piuttosto abbiamo guadagnato maggiori opportunità di crescita. #Altrocheterremoto!

Il vice sindaco di Acate Salvatore Li Calzi"