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I sindacati del comparto sanità annunciano lo stato di agitazione. Vertenza ampia su istituti contrattuali inevasi

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L’arrivo del dott. Gaetano Sirna, in qualità di Commissario Straordinario dell’ASP di Ragusa, aveva
generato una positiva sferzata a tutta l’Azienda.
Le scriventi O.O.S.S. da subito hanno apprezzato i primi passi di un manager con la nomea di
“decisionista”, anche se per avere l’onore di un incontro di Delegazione Trattante è passato troppo
tempo dal suo insediamento ma si sa, per rendersi conto dei “conti” di un’ASP, seppur di periferia,
ci vuole tempo.
Al momento gli incontri ottenuti sono soltanto due, sempre su nostra sollecitazione; il primo non
poteva che essere interlocutorio data la mole di problematiche accumulatesi nel frattempo. Il 2
novembre, alla luce degli eventi la data non si è rivelata propizia, dopo avere snocciolato il pesante
fardello di tematiche ed incassate le rassicurazioni di rito, il Commissario proponeva un
aggiornamento dopo un breve lasso di tempo che doveva servire a fornirci delle risposte con
cognizione di causa ma soprattutto i dati aggiornati sulla Dotazione Organica (posti vacanti e
quant’altro), oltre al reale stato delle ore di lavoro in eccedenza effettuate dal personale che la
Direzione da tempo vorrebbe azzerare (?).
Ci sono anche altri adempimenti formali, anch’essi in itinere da parecchio per coronare il sogno di
tanti Operatori del Comparto dopo anni d’attesa, specie dei veterani, lo sviluppo verticale della
carriera (verticalizzazioni) oltre alla mancata revisione delle pesature dei coordinamenti e
l’assegnazione degli incarichi professionali.
Altri argomenti sono ancor più urgenti e non procrastinabili come quello di consentire, così come
sta avvenendo in altre ASP viciniore: l’ultima progressione orizzontale prima del sopraggiungere
della nuova Classificazione del Personale secondo il CCNL 2019/21 a partire dal primo gennaio
2023. Di quanto promesso il nulla.
Il Commissario si è concesso, sempre su nostra richiesta, dopo quell’incontro del 2 novembre
soltanto per una rapida audizione fornendoci chiarimenti sulla la modifica dell’Atto Aziendale;
argomento ritenuto più urgente rispetto a provvedimenti che perentoriamente devono essere
deliberati entro il 31 dicembre a vantaggio del Personale.
I dipendenti dell’ASP di Ragusa non meritano un tale trattamento, dopo anni d’emergenza
pandemica con un blocco delle ferie infinito oltre alle condizioni di lavoro sopportate negli ultimi
sfortunatissimi anni. 

La loro dedizione viene ripagata così da un’Azienda in formato matrigna
senza cuore?


Acclarato che la misura è colma già da troppo tempo, l’intersindacale tutta dell’ASP di Ragusa, suo
malgrado, si vede costretta a dichiarare lo stato d’agitazione. Resta l’auspicio che alle porte del
Natale si voglia trovare una soluzione almeno a quella parte di provvedimenti che devono essere
necessariamente portati a compimento entro e non oltre il 31 dicembre di quest’anno.

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