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“I fondi pubblici per far decollare l’aeroporto”

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Era ora. Finalmente il Comitato per la Difesa e lo Sviluppo dell’aeroporto di Comiso ha la possibilità
di partecipare attivamente a un tavolo tecnico che si è costituito con l’obiettivo che è base e unico
scopo del comitato: lo sviluppo dello scalo della provincia di Ragusa e con esso di tutta una rete
turistica e di movimentazione di passeggeri nel territorio. Grazie ai 3 milioni stanziati dal Libero
consorzio di Ragusa per incentivare le compagnie aeree a volare su Comiso, si lavora a una
manifestazione di interesse per valutare i vettori nazionali interessati. Il Commissario Patrizia Valenti
e il direttore generale del Libero Consorzio, Nitto Rosso – che ringraziamo per l’opportunità - hanno
invitato al tavolo le associazioni di categoria e i sindacati, oltre al comitato. Auspichiamo, altresì, che
le anzidette somme vengano ben osservate per verificarne la reale produzione, per mezzo di
reportistiche da richiedere direttamente alle compagnie aggiudicatarie.
E il Comitato - nei suoi rappresentanti, Lorenzo Lauria, Lorenzo Mazza e Paolo Crocifisso - non si è
fatto trovare impreparato, ponendo l’attenzione su aspetti tecnici precipui della gestione
aeroportuale.
I numeri di per sé non dicono nulla, infatti, hanno sottolineato i rappresentanti del comitato. Per
fare un semplice esempio: 3 milioni di euro in un anno, se distribuiti sotto forma di contributo a
persona a “partenza”, ipotizzando un contributo minimo di 20 euro a passeggero, corrispondono a
150mila passeggeri in un anno. Un numero di per sé insufficiente per fare decollare lo scalo e soldi
pubblici che rischiano di essere usati male.
Affinché l’aeroporto “voli” davvero, dunque, il nostro invito è stato quello di cercare una soluzione
che cerchi di puntare non tanto sulla quantità di contributo ma su una strategia di risultato.
L’obiettivo è trovare il modo e i partner giusti per investirli in modo tale da aumentare il numero di
passeggeri. E di persone che possono venire ad apprezzare l’esperienza unica della Sicilia barocca.

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