“Dopo il grande riscontro ottenuto dall’evento “L’Arte in Corso”, nato da un’idea del
sottoscritto oltre che di Daniela Marchi e Silvana Amarù, si conferma sempre più la
necessità di un approccio condiviso per la valorizzazione del nostro centro urbano”.
Lo dice il presidente sezionale Confcommercio Vittoria, Gregorio Lenzo, che
formula, in proposito, una serie di riflessioni. “Intanto – sottolinea – l’iniziativa ha
mostrato quanto sia fondamentale creare spazi di espressione e socialità, capaci di
generare opportunità economiche e culturali per la città. Il successo di L’Arte in
Corso dimostra come sia urgente e necessario un confronto costante e ampio sul
futuro. La rigenerazione urbana non può essere un tema affrontato a compartimenti
stagni, ma deve diventare un progetto condiviso che metta al centro l’identità dei
luoghi e le esigenze della comunità. Per questo, è fondamentale un tavolo di lavoro
permanente che coinvolga il Comune, le associazioni datoriali e di categoria, le
imprese, le scuole, le realtà associative e i cittadini, affinché si possa costruire un
modello di sviluppo sostenibile basato sulla qualità degli spazi, sul turismo culturale e
su interventi concreti di riqualificazione”.
Lenzo, precedentemente incaricato con la delega di Confcommercio provinciale alla
Rigenerazione urbana, ha sottolineato l’importanza di un percorso partecipato per la
riqualificazione della città. “Abbiamo la responsabilità di immaginare e realizzare
insieme la città che vogliamo – continua – affinché Vittoria diventi un punto di
riferimento per un turismo culturale di qualità e per una rigenerazione urbana che sia
davvero inclusiva e sostenibile”. Lenzo non ha dubbi: “Ognuno di noi deve guardare
la propria città con occhi nuovi, riscoprirne le bellezze nascoste e sentirsi parte attiva
di un processo di cambiamento. Questo percorso passa attraverso il lavoro condiviso
con una pluralità di attori, con l’obiettivo di valorizzare il commercio di prossimità,
che ha un valore imprescindibile, e di consegnare alle nuove generazioni un
patrimonio da abitare, vivere e far crescere”.
La cultura, in questo caso, è diventato quel fattore rigenerante che assume un ruolo
cruciale nella trasformazione e nel rilancio delle città e dei territori. “Attraverso
l’arte, la creatività e l’espressione culturale – ancora Lenzo – si possono attivare
processi di rigenerazione urbana, economica e sociale che influenzano positivamente
la qualità della vita dei cittadini. Riutilizzare immobili sfitti o infrastrutture in
degrado può preservare l’eredità architettonica e attrarre investimenti, trasformando
spazi inutilizzati in nuovi centri culturali, commerciali o residenziali. Occorre
guardare sia al contenitore che ai contenuti. Non a caso l’idea è quella di trasformare
gli spazi inutilizzati in ambienti culturali, sociali e commerciali pensando anche a
forme di temporary shop. Inoltre, abbiamo lanciato, come Confcommercio, “Aperti
per cultura”, un progetto pubblico/privato che può rappresentare un esempio di come
la cultura possa diventare uno strumento per la rigenerazione urbana, mettendo in
luce il valore degli spazi cittadini e creando momenti di aggregazione, scoperta e
partecipazione collettiva. Non dobbiamo dimenticare che si tratta di una flessibilità
che può diventare una possibile chiave per combattere la desertificazione urbana e
commerciale”.