Nel dicembre del 2012 il Sindaco Caruso e gli Assessori, sommersi dai Debiti,
dichiarano la Bancarotta (Del. 179/2012). Ma la notte mette consiglio!
Infatti il Commissario, il Segretario generale, la Dott.ssa Di Martino e il Sindaco si
incontrano di notte e, nel buio, diventano Maghi: scompaiono i Debiti!.
E annullano la Delibera 179 della dichiarazione di Bancarotta. Tanto di notte
nessuno verrà a sapere! Ma debbono avere il parere dei tre Controllori dei Bilanci.
Essi chiedono tempo. Ma non c’è tempo! Si arriva al 13 gennaio 2013 e i Maghi
annullano i Debiti e il Bilancio sorride.
Il Presidente del Consiglio, Ing. Giuseppe Di Natale (prendete nota), convoca il
Consiglio l’11 febbraio 2013, la sera tardi. Il Segretario generale si fa sostituire (!!!)
dall’ Avv. Caruso. 6 consiglieri su 15 non si presentano! Si apre il dibattito ma evito
di annoiarvi. Doverosamente debbo riconoscere intelligenza e coraggio all’Avv.
Leone il quale, unico nel Consiglio, dimostra che “il Re è nudo”: “Un bilancio
chiaramente in dissesto al 31 dicembre 2012 diventa in equilibrio a gennaio 2013”….
“O c’era il dissesto o non c’era… Il dissesto è stato spostato al 2013 per cui il buco
rimane”. Insomma “Chi viene dopo se lo piange”. Ed ha ragione, perché ci saranno
lacrime e sangue per i Cittadini innocenti e per chi prenderà il posto di questi signori.
Infatti dopo pochi giorni esplodono i problemi. Seguitemi.
Il 13 dicembre 2012 Sindaco e Assessori con Delibera n. 175 hanno chiesto alla
Banca Agricola 1.484. 781,43.
Poca cosa! Intanto la Dott.ssa Di Martino il 16 gennaio 2013 comunica al
Commissario che si può annullare la dichiarazione della Bancarotta (del. 179). Si
brinda. E i cittadini? Lacrime e sangue. Infatti, approvato il famoso Bilancio (nella
notte dell’ 11/2/2013, del n.15), cominciano i dolori. La Corte dei Conti il 22/4/2013
chiede chiarimenti. Intanto lamenta che la relazione del Commissario, inviato ad
Acate nel 2011, dal 21/11/2011 è arrivata a Palermo l’11 marzo del 2013. Uno
scandalo! La Corte condanna “la consistente situazione debitoria del Comune”…;
l’inserimento nei Bilanci “ di consistenti residui attivi remoti e di dubbia esigibilità”,
pari a 7 Milioni. 278 mila. 603 Euro. La Corte insiste sul “permanere di molte
criticità”.
Intanto Sindaco e Assessori si muovono!
E Come? Chiedono e ottengono dalla Cassa
Deposi e Prestiti di Roma 3.583.289,43.
Tutto a posto? E chi paga questi milioni di
prestiti? Ma ancora non è finita. A presto