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Denunciati 6 maltesi. Sequestrati dalla G.d.F. 500 kg di carne di cinghiale già confezionata in 79 buste appositamente sigillate, 10 fucili da caccia, oltre 300 cartucce e 31 bossoli.

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La Tenenza della Guardia di finanza di Pozzallo e la locale Sezione Operativa Territoriale dell’Agenzia
delle dogane e dei monopoli, nel corso delle ordinarie attività svolte congiuntamente presso il porto,
nei giorni scorsi hanno sottoposto a controllo e denunciato all’Autorità giudiziaria iblea, per esercizio di
attività venatoria in un periodo vietato, 6 soggetti maltesi, in attesa di imbarcarsi sul catamarano diretto
all’isola dei Cavalieri, sequestrando, con il supporto del Nucleo venatorio della Polizia Provinciale di
Ragusa, all’uopo intervenuto, 500 kg di carne di cinghiale già confezionata in 79 buste appositamente
sigillate, 10 fucili da caccia, oltre 300 cartucce e 31 bossoli.
Analogo servizio è stato effettuato lo scorso 23 marzo nei confronti di due ulteriori soggetti maltesi,
anch’essi denunciati alla Procura della Repubblica di Ragusa per analogo reato.
I risultati operativi ottenuti si inseriscono nel più ampio dispositivo di contrasto alle frodi transfrontaliere
e a ogni forma di illecito, attuato dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli e dalla Guardia di finanza,
anche alla luce del protocollo d’intesa siglato nel 2023.
Nell’ambito della collaudata e proficua collaborazione, dall’inizio dell’anno ad oggi, sono stati effettuati,
negli spazi doganali del porto di Pozzallo, 52 controlli in materia di movimentazioni transfrontaliere di
valuta, nel corso dei quali sono state intercettate somme di denaro contante trasportato pari a 370.000
euro e sanzionati 9 soggetti per mancata effettuazione della preventiva dichiarazione valutaria delle
somme eccedenti la soglia consentita dei 10.000 euro, i quali si sono avvalsi dell’istituto dell’oblazione
con il pagamento di oltre 5.200 euro. Gli ulteriori controlli eseguiti hanno consentito di individuare 6
soggetti in possesso di sostanze stupefacenti, segnalati alla competente Autorità prefettizia per
l’illecita detenzione.

Le attività svolte testimoniano l’impegno profuso quotidianamente dalla Guardia di finanza e
dall’Agenzia delle dogane per la costante vigilanza degli spazi doganali, a tutela della sicurezza e della
legalità.
Per il principio di presunzione di innocenza, la responsabilità degli indagati sarà definitivamente
accertata solo nel caso in cui intervenga una sentenza irrevocabile di condanna.

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