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211° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri

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Ieri, in occasione del 211° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri, le
massime Autorità religiose, civili e militari della Provincia iblea hanno preso parte alla cerimonia
commemorativa che si è tenuta, in piazza Caduti di Nassiriya, all’esterno della Caserma sede del
Comando Provinciale dei Carabinieri, in presenza di un “Reparto di Formazione” composto da un
Plotone di Carabinieri in Grande Uniforme Speciale, un Plotone con i Comandanti delle 16 Stazioni
con competenza sui comuni iblei e un Plotone delle specialità dell’Arma dei Carabinieri.
Il Comandante Provinciale di Ragusa, Col. Carmine Rosciano, nel suo indirizzo di saluto, ha
richiamato le tappe più significative del percorso dell’Arma in provincia e l’attività di contrasto
sviluppata nel corso dell’ultimo anno sulle principali emergenze del territorio.
Nei dodici mesi trascorsi le energie e le risorse a disposizione dell’Arma ragusana sono state
indirizzate nella lotta ai fenomeni che hanno destato maggiore allarme sociale e inciso sui
sentimenti di sicurezza della popolazione.
La duplice anima dell’Arma, “militare” e “di polizia”, in un modello di coordinamento costituito
nell’ambito del composito ed affidabile sistema italiano della pubblica sicurezza, ne connota il
profilo di Forza Armata in servizio permanente di polizia, il cui fulcro è da sempre costituito
l’organizzazione territoriale, imperniata su una rete di presìdi distribuita capillarmente sul territorio.
A Ragusa l’Arma si avvale di 1 Reparto Operativo, 3 Compagnie, 1 Tenenza e 16 Stazioni, strutture
che hanno investito sui servizi di controllo del territorio e sugli interventi in situazioni di emergenza
tanto nei centri più popolosi quanto nelle aree rurali meno raggiungibili, nella tutela della vita e
della sicurezza della persona e nel contrasto ai reati predatori e a quelli commessi con modalità
sempre più odiose ed aggressive, come le truffe nei confronti delle persone anziane.
Le attività di controllo si sono avvalse del concorso e delle qualificate competenze dei comparti di
specialità: nella tutela delle persone più fragili all’interno delle residenze per anziani e nelle attività
di prevenzione e repressione delle frodi alimentari (con la proficua collaborazione del N.A.S. di
Ragusa), nelle attività di controllo sui luoghi di lavoro, con particolare attenzione al rispetto della

normativa che tutela la sicurezza dei lavoratori (con il supporto dei Carabinieri del Comando Tutela
Lavoro), nella prevenzione e repressione dei reati ambientali (con particolare riferimento al
fenomeno delle cd. “fumarole”).
Prendendo in considerazione il periodo giugno 2024 – maggio 2025, il Comando Provinciale di
Ragusa ha effettuato sul territorio oltre 12 mila servizi esterni, con l’identificazione ed il controllo
di più di 62.500 persone e 39.000 veicoli.
Gli arresti eseguiti sono stati 242 mentre più di 1.600 persone sono state deferite in stato di libertà.
Sono state inoltre 5.800 le denunce presentate dalle vittime di reati presso i Comandi dell’Arma
(pari a circa il 70% di quelle complessivamente presentate nel territorio della provincia).
L’Arma dei Carabinieri, Istituzione votata sin dalla fondazione alla difesa dei cittadini,
specialmente dei più vulnerabili, a Ragusa ha sviluppato una costante e delicata attività di
prevenzione e repressione delle aggressioni alle fasce deboli (con specifico riferimento ai reati di
violenza di genere e in ambito familiare). Un contributo considerevole nel comprensorio ibleo è
dato, per tal finalità, dalla presenza delle “stanze tutte per sé”, allestite negli ultimi anni presso le
sedi della Compagnia di Modica, della Tenenza di Scicli e della Stazione di Ragusa Ibla, ove le
vittime possono trovare ambiente ed accoglienza adeguati, e soprattutto il conforto e la protezione
di cui hanno bisogno. Il significativo impegno dei Carabinieri di Ragusa – soprattutto delle
Stazioni, presidio di prossimità per eccellenza, nella quotidiana attività di contrasto al fenomeno
della violenza di genere – ha portato anche in questo ambito a concreti risultati: 10 arresti, 57
misure cautelari eseguite su disposizione dell’Autorità Giudiziaria e 116 deferimenti in stato di
libertà.
In questo stesso giorno è stata consegnata a Roma la Medaglia d’Oro al “Valor Civile” alla
Bandiera di Guerra dell’Arma dei Carabinieri per la preziosa attività svolta a tutela dei minori, con
motivazioni riferite alla “straordinaria dedizione ed eroico slancio nella tutela dei diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza. Tanto nella lotta alle forme più aberranti di sfruttamento, quanto
nel contrasto ai fenomeni di maltrattamento e di bullismo, le donne e gli uomini dell’Arma si sono
prodigati, con eccezionale abnegazione, per garantire ai minori vittime di qualsiasi violenza
un’esistenza più libera e felice”.
Su tutta la Penisola i Carabinieri, d’intesa con le Istituzioni scolastiche, hanno svolto migliaia di
conferenze nelle scuole e incontri in caserma, diffondendo tra milioni di studenti utili consigli per
non cadere nelle trappole delle organizzazioni criminali e nelle dinamiche del “branco”,
nell’inganno delle droghe e nelle insidie del web. I Carabinieri di Ragusa hanno svolto in tal senso
una notevole attività di sensibilizzazione anche quest’anno, per la diffusione della cultura della
legalità, con frequenti incontri con gli studenti sia presso gli Istituti scolastici sia nelle nostre
Caserme, allo scopo di sollecitare la loro attenzione sulle diverse questioni che afferiscono al tema
ampio della legalità e di metterli in guardia dagli innumerevoli rischi derivanti da dinamiche

relazionali che frequentemente, anche per motivazioni banali, infondate o inconsistenti, degenerano
in condotte violente.
Tra le diverse operazioni di servizio concluse negli ultimi 12 mesi dai reparti del Comando
Provinciale di Ragusa si evidenziano per la loro particolare importanza:
- quella convenzionalmente denominata “Fenice”, portata a termine nel giugno 2024 dal Nucleo
Investigativo in collaborazione con la Guardia di Finanza, che ha consentito di disarticolare
un’organizzazione criminale riconducibile a “cosa nostra”, operativa a Vittoria e in altri comuni
della provincia, con collegamenti con altri gruppi mafiosi di Catania, Lentini e Gela, che si era
assicurata un posto di rilievo quasi monopolistico nel settore della produzione e
commercializzazione di prodotti per imballaggi ortofrutticoli, diventando un punto di riferimento
nel panorama delinquenziale della parte sud-orientale della Sicilia, segno che purtroppo in alcuni
territori di questa provincia il semplice fatto che vi siano attività imprenditoriali riconducibili ad
esponenti criminali è, purtroppo, ancora condizione di per sé sufficiente ad alterare la lecita
concorrenza e le regolari dinamiche di mercato. L’attività coordinata dalla Procura Distrettuale
Antimafia di Catania si è conclusa con l’esecuzione di un’Ordinanza di Custodia Cautelare in
Carcere, emessa dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Catania nei confronti di 16 indagati,
ritenuti a vario titolo responsabili dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso
esterno in associazione mafiosa, illecita concorrenza con minaccia o violenza, tentato omicidio,
estorsione e tentata estorsione, detenzione abusiva di armi e porto in luogo pubblico, detenzione,
trasporto e cessione di sostante stupefacenti;
- la rapida attività d’indagine avviata il 20 giugno 2024, allorquando nel quartiere Jungi di Scicli
due bande rivali, per motivi riconducibili al mancato pagamento di una partita di droga, si sono
scontrate violentemente, anche con l’esplosione di due colpi di arma da fuoco; nella circostanza fu
appurato che alcuni componenti di un gruppo composto da giovani ventenni di origine modicana e
sciclitana erano riusciti a sottrarre ad alcuni giovani siracusani 4 kg. di hashish per un valore di
circa 15.000 Euro, così provocando una violenta ritorsione da parte di questi ultimi, i quali, giunti a
Scicli, avevano intercettato la banda avversaria e, oltre a sparare all’indirizzo dei componenti del
gruppo locale, erano riusciti a sequestrare uno di essi. Gli accertamenti svolti nell’immediatezza dei
fatti avevano consentito di individuare i responsabili, di sequestrare il quantitativo di hashish e di
individuare il luogo ove era stato portato il soggetto sequestrato a Siracusa. Si era reso infine
necessario l’intervento risolutivo del GIS (il Gruppo d’Intervento Speciale dell’Arma dei
Carabinieri che opera in situazioni estremamente critiche) per liberare l’ostaggio ferito e trarre in
arresto un minorenne, peraltro armato di pistola, che si alternava con altri correi nel tenerlo
segregato. I restanti otto componenti della banda sono stati arrestati lo scorso gennaio al termine
delle indagini brillantemente espletate dai Carabinieri della Compagnia di Modica.

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