Il Comune di Comiso ha aderito alla giornata di mobilitazione a difesa del comparto agricolo indetta per lunedì 14 marzo p.v. a Vittoria, raduno alle ore 9.00 presso il mercato ortofrutticolo e poi corteo fino a piazza del Popolo dove sono previsti gli interventi dei sindaci e dei rappresentanti del mondo agricolo. “Saremo presenti a Vittoria per sostenere concretamente le ragioni di un comparto, quello agricolo appunto, che conosce una delle crisi più profonde aggravata da scelte europee che penalizzano oltremodo l'agricoltura siciliana e del Sud d'Italia – ha dichiarato il sindaco Filippo Spataro -. E' una battaglia che i sindaci abbiamo sposato convinti di agire per il bene delle nostre comunità dove l'agricoltura costituisce un pilastro importante dell'economia del territorio. E' una battaglia di tutti, per questo invito tutti i cittadini a essere presenti a Vittoria per fare sentire la nostra voce forte e chiara: scelte scellerate, le ultime in ordine di tempo l'accordo Unione Europea-Marocco e il via libera dell'Europa all'olio tunisino, rischiano concretamente di azzerare le nostre produzioni con gravissime ricadute economiche e occupazionali”. “E' necessaria l'attivazione delle norme di salvaguardia, la moratoria dei debiti, il riconoscimento dello stato di crisi – spiega l'assessore alle Attività produttive Sandra Sanfilippo – oltre a provvedimenti a sostegno dei produttori. Soprattuto occorre che l'Unione Europea garantisca l'uniformità degli standard fitosanitari ai parametri europei dei prodotti provenienti da Paesi terzi unitamente al potenziamento delle misure di controllo per l'ingresso merci alle dogane. Se così non fosse saremmo in presenza di due gravissimi fatti: il primo, la concorrenza sleale nei confronti dei produttori siciliani e italiani che devono osservare, giustamente, ferree regole di controllo, il secondo ma non meno importante, il consumatore non sarebbe più tutelato”. In campo anche l'esperto del sindaco Spataro in tematiche agricole Angelo Tummino per il quale “le cause di questa crisi sono molteplici, certamente non è imputabile al solo patto euro-mediterraneo, e la sua soluzione non può dipendere dalla sua revisione; l'agricoltura siciliana necessita, infatti, di nuovi investimenti, innovazioni e competenze gestionali, ma è doveroso chiedere con forza che si ascoltino le istanze dei produttori. La politica – conclude Tummino - deve assumersi le proprie responsabilità ed è necessario che si attivi per sostenere un comparto che nonostante non sia esente da responsabilità, ha da sempre contribuito allo sviluppo economico del nostro territorio”.