La cultura che una città esprime, rappresenta un patrimonio sul quale si deve investire in termini economici, di servizi e fruibilità diffusa. In questi anni è passata l’idea, che i fatti culturali fossero solo delle mere occasioni di propaganda o peggio fatti da cavalcare per ingraziarsi coloro i quali sono stati protagonisti dei fatti stessi. Consideriamo invece la cultura un bene comune, sulla quale una comunità locale costruisce il suo sviluppo sociale, ma anche economico. E tutto ciò può avvenire solo se i fenomeni culturali siano partecipati e resi fruibili. Considerare quindi il tempo libero come tempo morto, cioè dedicato alla fruizione passiva di ciò che accade attorno rende i fatti culturali solo eventi da consumare velocemente. Crediamo invece che il tempo libero possa essere riconosciuto come spazio vitale, produttivo utile alla crescita della comunità . La movida va considerata fatto sociale vitale e di crescita della comunità vittoriese, altro che il referendum movida si movida no, al quale qualche ciarlatano giovanilista vorrebbe chiamare la città . Vogliamo che la movida, come in altre città europee, possa essere legata a luoghi e spazi che esprimono la cultura e le tradizioni della nostra città , luoghi che possano trovare una promozione (Città del Liberty), luoghi che s’intrecciano con i fatti culturali nuovi che la città sa esprimere. CULTURA BENE COMUNE verso un albo delle attività culturali PATRIMONIO DELLA CITTA’ DI VITTORIA Pensiamo a CULTURA BENE COMUNE come un progetto che tenga insieme movida e tradizione, fatti culturali e promozione del territorio cittadino. E per far ciò proponiamo innanzitutto l’istituzione di un albo che riconosca come patrimonio culturale della città tutti quei fatti culturali importanti che la città Ha espresso e che esprime. LA CULTURA CHE VITTORIA ESPRIME VA SOTTRATTA ALLA SPECULAZIONE DI OGNI SINGOLA ESPERIENZA AMMINISTRATIVA PER ESSERE PATRIMONIO INDISCUSSO DEI VITTORIESI.