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Lettera aperta al Commissario del Libero Consorzio Ibleo, Cartabellotta

Nello Dieli si interroga

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Carissimo Commissario, colgo l’occasione per congratularmi per la riconferma dell’incarico anche se rimane in me forte la delusione per i continui ritardi della politica nella predisposizione di una nuova legge sui Liberi Consorzi che dovrebbe portare (così si dice) ad una riduzione dei costi della politica e una migliore governance della cosa pubblica. Solo ieri ho appreso della Sua riconferma e, con piacere, ho provato a soffermarmi sulle sue dichiarazioni ” ….sono arrivato per “traghettare” la provincia di Ragusa verso i Liberi Consorzi ma l’ultima proroga mi impone di pensare a nuove strategie di valorizzazione e promozione del territorio…….attrarre nuovi finanziamenti europei”. Affermazioni forti e precise che fanno ben auspicare ad un Ente che non indugia con le “mani in mano” l’auspicato “cambiamento” ma che, viceversa, intende pianificare e progettare la sua attività alla cura e allo sviluppo del territorio. Un territorio che, oggi, mi duole affermarlo, mostra forti carenze soprattutto nella presenza di controlli al patrimonio pubblico e ambientale e, soprattutto, alla manutenzione della rete stradale provinciale. Queste ultime, da anni, non vengono manutenzionate regolarmente e oggi rappresentano un pericolo costante per chi giornalmente è costretto a percorrerle. Per non parlare, poi, della pulizia dei cigli stradali dove la presenza di sterpaglie ha ridotto notevolmente la carreggiata. Certo, sappiamo bene che le risorse a disposizione dell’Ente sono limitate anche per la forte incertezza sulle sorti future dell’Ente, ma alcune priorità non possono essere trascurate soprattutto quando si entra in “gioco” il decoro urbano e la sicurezza stradale.  Eppure basterebbe poco, la gente non chiede poi tanto. Abbiamo la fortuna di vivere in un territorio ricco di gente laboriosa e piena di iniziative, in una terra fortemente ambita non solo per la dinamicità della sua economia ma soprattutto per la particolare bellezza del suo paesaggio. Un paesaggio che, con gli opportuni investimenti e efficacemente curato e, potrebbe realmente trasformarsi in vero volano della nostra economia così come per decenni è stata l’agricoltura. Ma su questo ci sarebbe tanto altro da dire….. Invece, oggi, ciò che potrebbe rilanciare la nostra economia (il turismo) è frenato non solo dalla penuria degli investimenti ma, a volte, anche dalla poca attenzione delle istituzioni o, addirittura, dalla poca sensibilità degli stessi cittadini (per fortuna pochi).  

Altro aspetto che mi rattrista non poco è l’ennesimo furto di diverse decine di mq di rivestimento dei muretti a secco che si è consumato circa un mese fa nella più totale indifferenza di tutti (o quasi) nella SP 115, la strada che collega Comiso a Ragusa. Un’opera pubblica realizzata circa 15 anni fa che ha impreziosito la sede viaria provinciale, già caratteristica di suo. Un episodio ignobile che fa il paio con tanti altri furti che si sono consumati in questi anni in provincia ma che, ad oggi, nulla ci è dato sapere sui responsabili di tali atti vandalici. Da semplice cittadino nonché portavoce di tanti che come me hanno a cuore il proprio territorio e il patrimonio pubblico, mi sento indignato per quanto accaduto soprattutto per la reiterazione di questi atti che continuano liberamente a deturpare il nostro paesaggio tanto che ho denunciato l’accaduto sul social facebook sperando che tale segnalazione potesse avere finalmente giusto risalto e adeguato riscontro. Ma, ad oggi, nulla. Un silenzio assordante che preoccupa le persone oneste ma che fa ben sperare i fautori dell’atto indegno a poter continuare deliberatamente nella loro opera delittuosa. È possibile che nessuno riesca a porre un freno a questi episodi vergognosi? Eppure le strade provinciali, gli incroci, sono quasi tutti coperti da impianti di videosorveglianza pubblici e privati che registrano continuamente il transito veicolare e non solo. Com’è possibile che (sicuramente in ore notturne) nessuno si sia accorto del furto considerato che l’entità avrebbe dovuto coinvolgere più persone e più mezzi di trasporto? Gli uffici preposti al controllo si stanno praticando per visionare gli impianti di videosorveglianza che insistono nella zona? Caro Commissario, vorremmo essere rassicurati che l’istituto da Lei presieduto e gli altri organi preposti stiano facendo il possibile per individuare gli artefici degli atti di vandalismo. Mi rendo conto che le ristrettezze finanziarie di questi anni impongono sacrifici enormi agli EE.LL. ma non possiamo abbassare la guardia o far finta che non sia successo nulla. Ne vale della nostra dignità di cittadini onesti che come me credono nelle istituzioni e pretendono rispetto per sè e per il bene pubblico. Mi auguro che lo Stato, le istituzioni facciano finalmente sentire la propria voce.     

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