Verrà presentata, sabato 30 settembre 2017, alle ore 18,00, presso la Libreria Mondadori in via Colaianni 45 a Ragusa, la prima opera filosofica edita dal giovane scrittore ed artista acatese, Giuseppe Stornello, dal titolo, “Un me stesso”. Alla presentazione del libro sarà presente, nella veste di relatore, il prof. Paolo Giansiracusa, docente ordinario presso l’Accademia delle Belle Arti di Catania. La pubblicazione di “Un me stesso”, curata dalla casa editrice Europa Edizioni si è rivelata un nuovo modo di far biografia, ma anche un atteggiamento critico nei confronti della società e dell'esistenza. Senza alcuna attenzione per un pubblico grossolano e di massa, emerge la potenza e la tensione verso nuovi percorsi di senso che indicano il rifiuto della filosofia classica, la religione, la mercificazione del soggetto contemporaneo e dell'arte, puntando verso un cambiamento radicale nei confronti della nostra società tecnocratica. Pensando innanzitutto all’influenza di Friedrich Nietzsche sulla personalità di Stornello, esistono, a nostro avviso, diversi tratti distintivi del pensiero di Stornello, che ne fanno uno scarto decisivo. Contrariamente a quanto pensano in molti, Stornello non è un semplice scrittore, ma un pensatore privato, se per filosofia intendiamo non un mero esercizio teorico, accademico, ma originariamente, nella sua essenza, una costante riflessione sulla vita, ricerca di un senso, a partire dall’assurdità e dalla drammaticità della condizione umana. Non parleremo quindi di una caratteristica “univoca” del suo cammino di pensiero, ma di molteplici aspetti peculiari e complementari nella sua concezione “sovversiva” della filosofia. Innanzitutto, con questo primo volume pubblicato a Roma, “Un me stesso”, Stornello si allontana dalla filosofia “ufficiale”, rivolgendole una critica radicale e senza appello. Stornello ritiene che la filosofia tradizionale, letteralmente, “non serve a niente”. Come quando scrive «Uno dei rari vantaggi che ho avuto dalla filosofia è quello di aver capito che la filosofia non dà nessuna risposta, e che perfino molte delle sue domande sono inessenziali». La filosofia accademica si riduce a un sapere specialistico completamente slegato dalla complessità e dalla tragicità della vita reale. Se la filosofia è hegelianamente “pensiero della vita”, nelle università e dunque “storia della filosofia”, “storiografia”, il che equivale alla morte della filosofia. La filosofia, in altre parole, per Stornello, come ci dimostra in queste pagine laceranti è una ricerca personale, una meditazione del singolo su di sé, un cammino privato che ciascuno compie, a partire dalla propria solitudine e dalla propria intima sofferenza.