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Moscato: "Scoglitti e il grande bluff dell'amministrazione Nicosia sugli sversamenti"

"Da Palazzo Iacono si nega perfino l'evidenza e non si risponde alle interrogazioni"

Redazione
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Il consigliere comunale diFratelli d'Italia a Vittoria, Giovanni Moscato, ritorna sulla vicenda degli sversamenti di acqua e liquami avvenuti lo scorso agosto nella zona della Riviera Lanterna di Scoglitti.

“Un’estate terribile quella vissuta da Scoglitti – spiega Moscato – acuita dall’ultima denuncia pubblica di Fare Verde: questi amministratori pur di nascondere la realtà e probabilmente per evitare l’inizio di nuovi ed ulteriori procedimenti penali a loro carico, addirittura negano l’evidenza e mentono spudoratamente sugli sversamenti di agosto alla Riviera Lanterna. Infatti con una nota del 1 settembre 2015 l’ufficio comunale dichiara che nelle date del 8 e 11 agosto non vi è stato alcun riversamento di acque reflue lungo la spiaggia Lanterna, ma che si è trattato esclusivamente di acque piovane ed eventuali impurità stradali. In pratica l’amministrazione smentisce e stravolge la verità dei fatti: non è vero nulla, nessun liquame, nessun tombino scoppiato solo un po’ di acqua piovana sulla spiaggia. Quindi i video e le foto sono solo dei fotomontaggi e le migliaia di persone che hanno assistito all’accaduto sono dei pazzi visionari!. Un bluff intollerabile che offende tutti i cittadini – aggiunge il consigliere -. Come si può certificare che lo sversamento è stato solo di acque bianche (quindi pioggia) e non di reflui quando sanno tutti che acque bianche e nere, quindi i reflui, confluiscono congiuntamente nell’impianto a Scoglitti”

“Una bugia bella e buona - prosegue il consigliere comunale di Fratelli d'Italia - e tutti i vittoriesi hanno visto e, purtroppo sentito, l’odore nauseabondo e le acque putride su tutto l’arenile lo scorso agosto. Perché una bugia così grande viene sottoscritta dai dirigenti? Perché offendere i cittadini con l’ennesima presa in giro? Per di più, le analisi sulla sabbia, in spregio alla legge, sono state effettuate solo a distanza di un mese e non nell’immediatezza come previsto dalla norma e dal buonsenso e si è mentito sulla dimensione dell’area inquinata certificando una zona di appena 700 metri quadri, quando in realtà è più del doppio. Non vorremmo che tutto ciò sia solo il tentativo di “sistemare le carte” per evitare eventuali omissioni riguardanti la mancata bonifica del sito e la sua messa in sicurezza d’urgenza come voluto dalla Legge? Il dubbio e il sospetto esistono. Con queste mosse il Comune ha evitato di dover bonificare l’intero sito e con qualche ruspa ha risolto in quattro e quattr’otto la situazione. Neanche Houdini sarebbe arrivato a tanto! Quello che è successo quest’estate è stata quindi un’illusione: nessun refluo in spiaggia, solo pioggia”.

“In un’interrogazione depositata lo scorso settembre – conclude il consigliere – e ancora rimasta senza risposta, abbiamo chiesto di individuare cause e responsabilità del disastro estivo. Ma a Palazzo Iacono regna la reticenza”

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