La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Commissariato di Vittoria – ha sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria. i pluripregiudicati Tarek Znaidi, 25 anni, e Mohamed Larbi Youssefi, 26 anni, entrambi tunisini. Sono accusati di rapina ai danni di un connazionale.
Il 14 giugno scorso un ragazzi di origini nordafricane si presentava negli uffici del Commissariato di P.S. di Vittoria. Il giovane denunciava di essere stato appena rapinato da due connazionali. In particolare il ragazzo riferiva che alle ore 16 circa, mentre si trovava insieme ad amici in un bar di Vittoria per consumare un caffè, notava transitare due ragazzi di nazionalità tunisina che conosceva solo di vista. I due, avendolo notato, lo chiamavano per nome e lo invitavano a seguirlo fuori dal bar. Lui, presupponendo che quei due volessero chiedergli soltanto qualche informazione, usciva dal bar, lasciando i suoi amici all’interno del locale. Faceva appena in tempo a raggiungerli che i due, con atteggiamento minaccioso e risoluto, gli intimavano di dargli tutto il denaro che possedeva. Sorpreso da quell’inopportuna richiesta e tenuto conto che, peraltro, non aveva al seguito denaro, opponeva un netto rifiuto. I malintenzionati, a questo punto, con violenza, lo strattonavano strappandogli di mano, con forza, il telefono cellulare, obbligandolo a recarsi al vicino bancomat e prelevare la somma di 50 euro quale condizione per riottenere l’apparecchio telefonico. La malcapitata vittima opponeva ulteriore resistenza ed a questo punto i due, con violenza, riprendevano a strattonarlo e, afferrandolo per le braccia, lo costringevano a seguirli in direzione dell'ufficio postale che si trovava poco distante.
Non avendo altra scelta e temendo seriamente per la sua incolumità , il ragazzo obbediva. Lungo il tragitto tentava più volte di divincolarsi dalla presa dei due soggetti ma, ogni qualvolta cercava di liberarsi, i malviventi lo picchiavano con schiaffi, pugni e calci. Sempre più impaurito e dolorante, li seguiva fino al bancomat. Una volta davanti all'apparecchio, tentava i spiegare di non essere in possesso della carta bancomat per poter prelevare e, al fine di convincerli, mostrava loro il portafoglio privo della carta. I due, ancora più contrariati, resisi conto che la vittima non aveva altro, si allontanavano portandosi via il telefonino.
Sulla base dei fatti narrati in denuncia, e grazie anche alle descrizioni fornite dal denunciante, gli investigatori della Squadra Mobile e del Commissariato riuscivano ad identificare con certezza i due malfattori, tra l'altro soggetti già ben noti alle forze dell’ordine, mettendosi subito sulle loro tracce. Gli stessi venivano rintracciati e bloccati per le vie del centro cittadino dopo diverse ore di accurate ricerche ed appostamenti.
Alla luce della gravità dei fatti, tenuto conto che i due autori del reato, sin dai minuti successivi alla perpetrazione del reato si erano resi irreperibili tentando di sottrarsi alle ricerche, sussistendo quindi il concreto pericolo di fuga per sottrarsi alle responsabilità , la Polizia di Stato ha proceduto al loro fermo di Polizia Giudiziaria, in quanto responsabili di rapina aggravata in concorso. Dopo le formalità di rito, i fermati sono stati condotti in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.