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Arrestato per droga Claudio Cicciarella, titolare di una sala giochi

L'uomo nel mirino degli investigatori da mesi perché era stato visto con l'assassino di Michele Brandimarte

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Si è concluso con l’arresto del gestore per detenzione di cocaina ai fini dello spaccio il blitz degli uomini della squadra mobile di Ragusa e del commissariato di Vittoria nella sala giochi «Royal Club». Le manette sono scattate per il vittoriese Claudio Cicciarella, 50 anni che, per evitare l’arresto, si era precipitato nel suo ufficio e stava per ingoiare una bustina piena di cocaina.

Un gesto che poteva essergli fatale perché i succhi gastrici dello stomaco avrebbero potuto rompere la bustina e la conseguente fuoriuscita di droga nello stomaco lo avrebbe certamente ucciso. Per fortuna un agente della Squadra Mobile ha di fatto salvato la vita a Cicciarella afferrandolo repentinamente per la gola e facendogli sputare la busta contenente 10 grammi di droga. Fondamentale per la buona riuscita dell’operazione antidroga il fiuto infallibile dei cani “Lery” e “Aly”  che, durante il controllo, tra videogiochi e tavoli da poker, puntavano sempre a salire al primo piano dove in un ufficio è stata in effetti trovata la cocaina. Rinvenuti pure un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi, nonchè 750 euro ritenuti dagli investigatori provento dell’attività di spaccio.

Cicciarella era già nel mirino degli investigatori dato che il giorno dell’omicidio del boss calabrese Michele Brandimarte, avvenuto lo scorso dicembre nel centro storico di Vittoria, era stato visto parlare con l’assassino e, poco prima, nei pressi della sua sala giochi, anche con lo stesso Brandimarte.  Come si ricorderà questo omovicio fece molto scalpore sia per lo spessore malavitoso dell'uomo assassinato che perché avvenuto nel tardo pomeriggio di una domenica di dicembre il centro cittadino era pieno di persone intente a passeggiare. 

A questo proposito le indagini proseguono per accertare eventuali legami in affari tra il boss assassinato e lo stesso Cicciarella nell’ambito del business della droga nell’ipparino e non solo. 

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