Partecipa a Vittoria Daily

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Omicidio Nobile, Lo Presti sconterà il resto della pena ai domiciliari

Le sue condizioni di salute non in linea con il regime carcerario

Redazione
Condividi su:

Doveva restare in carcere fino al febbraio del 2029 e, a fine, pena, scontare altri 5 anni in una casa di cura e custodia, invece  Salvatore Lo Presti sconterà il resto della pena ai domiciliari. L'uomo è il bidello che il 15 giugno del 2013 entrò nella scuola dove lavorava, l'Istituto Pappalardo, e  sparò diversi colpi all'indirizzo della professoressa Gianna Nobile che in quel momento era in segreteria. L'uomo stava scontando la pena nel carcere di Augusta, ma ultimamente era stato ricoverato nell'Unità Operativa di Cardiochirurgia del policlinico "Vittorio Emanuele", dove aveva subito un delicato intervento chirurgico.

Quella tragica mattina del 2013 Lo Presto entrò armato a scuola, dove tra l'altro erano in corso gli esami per gli alunni di terza media,  ed esplose sei colpi di pistola verso la donna. 5 la centrarono, uno finì nel muro. «La ricostruzione della vicenda», aveva dichiarato all'epoca Daniele Scrofani, legale della famiglia di Giovanna Nobile, «è abbastanza fantasiosa e non può passare il messaggio dell'omicidio passionale ad opera del bidello perché tutti sapevano che non era un soggetto equilibrato dal punto di vista psichico, come hanno confermato le dichiarazioni del dirigente scolastico e dei colleghi di lavoro».

Condividi su:

Seguici su Facebook