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Caso Loris: l'avvocato della Panarello presenta ricorso in Cassazione. Era stata condannata a 30 anni

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Era stata condannata a 30 anni di reclusione il 5 luglio del 2018, dalla Corte d'assise d'appello di Catania, Veronica Panarello, la madre di Santa Croce Camerina accusata d’aver ucciso il figlioletto Loris il 29 novembre del 2014 e di averne occultato il cadavere in un canalone poco fuori il centro abitato del piccolo comune ibleo.

Il bambino, di 8 anni -secondo la ricostruzione dei fatti - fu strangolato con delle fascette di plastica nella casa di famiglia a Santa Croce e successivamente trasportato presso il canalone dove fu deposto, abbandonato e ritrovato pochi giorni dopo.

Le successive indagini portarono all’arresto della madre ritenuta colpevole di quell’omicidio, reato per il quale fu condannata con sentenza di primo grado a 30 anni di reclusione dal Gip di Ragusa, dott. Andrea Reale, nel 2016.

Avverso quella sentenza, il suo avvocato, Francesco Villardita, ha adesso presentato ricorso in Cassazione;  il ricorso davanti ai giudici della Suprema Corte verte su dieci punti, tra questi: l'elemento soggettivo del reato e la contraddizione della sentenza che parla di dolo d'impeto, ma anche di pianificazione con il sopralluogo di Veronica Panarello; l'assenza di movente; la capacità di intendere e volere dell'imputata.

(foto repertorio web)

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