In occasione del diciassettesimo anniversario della strage di San Basilio, l'Amministrazione comunale ha annunciato che, come ogni anno, ricorderà tutte le vittime della mafia e della violenza. Per questo invita la cittadinanza a partecipare alla messa che sarà celebrata sabato 2 gennaio alle ore 17:30 nella Basilica di San Giovanni Battista.
Nell'agguato morirono cinque persone: Angelo Mirabella, in quel momento referente della “Stidda” vittoriese, Rosario Nobile e Claudio Motta, ritenuti affiliati del clan Dominante, e due giovani del tutto estranei alla vicenda, clienti del bar, Rosario Salerno e Salvatore Ottone. Secondo il collaboratore di giustizia Carmelo Massimo Billizzi, ex boss di Cosa Nostra di Gela, la sentenza di morte fu emessa dai clan Piscopo ed Emmanuello, rivali della “Stidda” vittoriese capeggiata da Carmelo Dominante. Fu Billizzi a rivolgersi al boss di Mazzarino, Salvatore Siciliano, che mise a disposizione i killer Giuseppe Selvaggio e Claudio Calogero Cinardo. Le armi, invece, vennero fornite da Alfonso Scozzari Nel 2011, intanto, due presunti componenti del commando furono condannati all'ergastolo anche in appello: Giovanni Avvento ed Alessandro Emmanuello. Trent'anni, invece, per i collaboratori di giustizia Gianluca Gammino e Billizzi, esecutori materiali della strage. Prima ancora erano stati condannati all'ergastolo i fratelli Giovanni ed Alessandro Piscopo ed il cugino, omonimo, Alessandro Piscopo, ritenuti i mandanti, oltre che Enzo Mangione, ritenuto il basista.