Una vicenda che si infittisce di mistero. Ora nel registro degli indagati c’è il nonno paterno Andrea Stival, del piccolo Loris, ricordiamo il bambino ucciso a Santa Croce fine novembre del 2014. Avvio delle indagini dopo le dichiarazioni agghiaccianti della nuora, Veronica Panarello, durante una perizia psichiatrica che accusa il suocero di aver strangolato il bambino accortosi della loro relazione. Sostiene di aver ricordato tutto nel momento in cui era andata al cimitero a trovare il figlio e che non lo avrebbe rivelato prima per timore che il suocero avesse fatto del male all’altro figlio. Non solo. Ha confessato ai periti di essere stata costretta sempre da Andrea Stival, ad immobilizzare il piccolo con le fascette di plastica. La Procura di Ragusa ha indagato per concorso in omicidio e occultamento di cadavere il nonno di Loris, Andrea Stival come atto dovuto. Quest’ultimo ha respinto le dichiarazioni della nuora chiedendo al suo legale di procedere querela per calunnia. Al vaglio degli inquirenti tutte le indagini mediante le quali sul nonno non è emerso nulla. Tuttavia, secondo il Procuratore Carmelo Petralia, il bambino, quel giorno è stato messo a tacere perché voleva riferire qualcosa al padre.
Quale fondo di verità si trapela dalle continue versioni della Panarello?