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Stalking ai genitori adottivi, arrestato

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Da oltre un anno tormentava i suoi genitori adottivi chiedendo ripetutamente denaro per continuare a gironzolare senza fare nulla visto che non aveva voglia né di studiare né di lavorare. Per questo era stato denunciato per stalking già lo scorso gennaio e gli era stato vietato di avvicinarsi ai familiari. Tuttavia, fino a ieri ha continuato a perseguitarli. Da qui l'arresto.

Protagonista Alessandro Mansueto che, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti,  da quasi un anno continuava a tormentare i suoi genitori adottivi, a cui era stato affidato dai Servizi Sociali quando era ancora in tenera età, minacciandoli continuamente per ottenere somme di denaro. Quando i genitori osavano ribellarsi, facendogli presente di non essere benestanti e che era il caso, visto che non aveva voluto proseguire negli studi, che si trovasse un’occupazione, il giovane andava su tutte le furie, ricorreva a pesanti minacce di morte e non esitava a mandare in frantumi mobili e suppellettili all’interno dell’abitazione di famiglia. Dopo aver subito per molto tempo e con il cuore a pezzi, la coppia di coniugi alla fine all'inizio dell'anno ha scelto di rivolgersi ai Carabinieri. Per il giovane, una serie di denunce per estorsione, minacce aggravate, danneggiamenti vari e violenza privata. Il Gip nel gennaio scorso ha quindi disposto, su richiesta della Procura della Repubblica, un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi di lavoro, di abitazione e di studio frequentati dai suoi genitori adottivi e dall’altro figlio naturale di questi ultimi. Neanche questa misura, però, si rilevava efficace dato che il ragazzo, incurante del provvedimento restrittivo, ha continuato a presentarsi regolarmente a casa dei genitori adottivi, chiedendo somme di denaro o pretendendo di pranzare nella loro abitazione e, ad ogni rifiuto, puntualmente scattavano le minacce di violenze, costringendo le povere vittime a sporgere nuove denunce. L’ultimo episodio ieri pomeriggio quando Mansueto, per l’ennesima volta, si è presentato a casa minacciando la madre adottiva. Sul posto i carabinieri che lo hanno arrestato per atti persecutori. Dopo le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Ragusa, Giulia Bisello, è stato associato presso la locale casa circondariale.

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