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Accoltellamento in pieno centro, scongiurata la morte di un algerino

Carabinieri arrestano l'aggressore

Redazione
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Sarebbe potuto finire in tragedia l’accoltellamento avvenuto in nottata nel centro di Vittoria, e più precisamente in via XX settembre, ma grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vittoria, la situazione è rientrata nella normalità.

E’ successo nella notte, intorno alle quattro, all’interno di un’abitazione. Un algerino, al culmine di una lite scaturita per futili motivi, ha aggredito un connazionale di 44 anni, B.O., colpendolo con un coltello in diverse parti del corpo e riducendolo in fin di vita. L'aggressore è fuggito via subito dopo, facendo perdere le proprie tracce. L’animato litigio e le successive urla hanno attirato l’attenzione di alcuni vicini di casa che hanno dato l’allarme al 112. Immediatamente sono sopraggiunte diverse pattuglie di Carabinieri che si sono attivate per soccorrere il ferito. Trasportato dal 118 all’Ospedale Guzzardi di Vittoria, l'uomo è stato riscontrato affetto da “ferite da arma da taglio a livello emitorace sinistro, all’emiclaveare, in corrispondenza ultime due costole, al volto e alla coscia sinistra" e giudicato in prognosi riservata.

Nel frattempo i militari hanno iniziato le ricerche dell’aggressore e, grazie alle indicazioni fornite “a caldo” sul luogo dell’accoltellamento, si è riusciti a risalire alla descrizione somatica del reo e ad avere un primo identikit: l’uomo è stato individuato in via Fanti e tratto in arresto. Si tratta di Djebes Ramzi, un connazionale incensurato di 33 anni, bracciante agricolo. Condotto nella caserma di via Garibaldi, al termine delle formalità di rito l'aggressore è stato associato alla Casa Circondariale di Ragusa, dove resterà a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica, Valentina Botti.

Il ferito, visto il peggiorare del quadro clinico, è stato trasportato all’Ospedale Cannizzaro di Catania, dove è ricoverato in rianimazione: seppur grave, non sarebbe in pericolo di vita. Sulla vicenda resta ora l’attenzione degli inquirenti, impegnati a far piena luce su quanto accaduto.

 

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