La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha tratto in arresto Rosario Barone, nato a Comiso 32 anni fa, pluripregiudicato, di fatto domiciliato a Ragusa, per i reati di tentato omicidio, furto in abitazione, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.
Ieri mattina alle ore 5, gli agenti della Squadra Mobile stavano effettuando un servizio specifico, fortemente voluto dal questore di Ragusa, Giuseppe Gammino, per arginare il fenomeno dei furti di auto presso i garage di pertinenza di alcuni palazzi.
Durante il controllo effettuato da personale in borghese, veniva notato un uomo incappucciato introdursi verso la scivola di un garage condominiale. Gli agenti non avevano certezza che stesse perpetrando un furto, poteva infatti trattarsi semplicemente di uno dei condomini che, per le basse temperature, avesse utilizzato il cappuccio della felpa per coprirsi. Tuttavia, hanno preferito controllare. Dopo qualche minuto di osservazione, si udiva il rumore di un motore, quindi l’auto di servizio veniva posta ad ostruzione parziale della scivola, ma non era possibile, poiché molto larga, occludere tutte le vie di fuga.
Non appena impegnata la rampa gli agenti, della Squadra Mobile intimavano l’alt ma l’uomo alla guida, immediatamente riconosciuto dagli operatori di Polizia per Barone, accelerava e puntava dritto verso i due agenti posti a metà del percorso. I poliziotti, poco prima dell’impatto, si gettavano a terra lateralmente evitando così di essere travolti, ma rimanendo lievemente feriti. Il fuggitivo tentava altresì di investire anche il terzo poliziotto che, poco distante, aveva trovato riparo dietro l’auto di servizio. Al fine di far desistere l’uomo dalla condotta criminale veniva esploso un colpo in aria in condizioni di sicurezza, ma l'uomo ha proseguito la sua corsa, riuscendo a fuggire con l’auto poco prima rubata. A quel punto il pluripregiudicato si allontanava dalla zona per poi abbandonare la macchina a pochi isolati, dove veniva rinvenuta dalla Squadra Volanti.
Sul posto immediatamente convergevano tutti gli uomini della Squadra Mobile che si appostavano nei luoghi abitualmente frequentati dal fuggitivo e presso le abitazioni di amici, conviventi e familiari. La Polizia Scientifica effettuava i rilievi sul veicolo provento di furto e presso il garage che, era stato aperto con un telecomando idoneo ad aprire diversi tipi di saracinesche.
Dopo poco meno di due ore, gli uomini della Squadra Mobile individuavano il fuggitivo nei pressi della casa della compagna, dove l’uomo originario di Comiso stava tentando di trovare rifugio e peraltro dove non poteva neanche essere domiciliato proprio perché colpito dal divieto di ritorno nel comune di Ragusa a causa di diversi furti già commessi nel passato con lo stesso modus operandi.
Barone, alla vista degli agenti, tentava nuovamente la fuga a piedi, colpendo una donna poliziotto che riportava alcune lesioni. Veniva comunque prontamente bloccato da un collega e dalla stessa poliziotta che, nonostante le lesioni, riusciva ad ammanettarlo.
Adesso Barone si trova chiuso in carcere a Ragusa dove attende l’udienza di convalida a seguito dei gravissimi fatti reato commessi e l’autovettura da lui rubata è stata restituita al legittimo proprietario.