Partecipa a Vittoria Daily

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

La Polizia di Stato, chiude un'altra casa a “luci rosse” nel centro storico di Ragusa,

A rivolgersi alla Squadra Mobile una vicina di casa stanca di vederne e sentirne di tutti i colori

Redazione
Condividi su:

La Polizia di Stato continua l’attività di contrasto alla prostituzione nel centro storico di Ragusa chiudendo l’ennesima casa a “luci rosse”. La Squadra Mobile è stata informata da una residente che in una casa a pochi passi dalla sua vi erano diversi uomini in attesa di consumare rapporti sessuali a pagamento. La donna, inoltre riferiva di essere staca di sentire rumori di ogni genere, difficilmente spiegabili ai suoi bambini. Considerata la costante attività di controllo disposta dal questore di Ragusa, Giuseppe Gammino, i cittadini trovano ormai conferme di immediato intervento da parte della  Polizia di Stato, pertanto giungono diverse segnalazioni al 113 e direttamente presso gli uffici della Squadra Mobile.

In brevissimo tempo la Squadra Mobile ha predisposto un mirato servizio grazie agli agenti della Sezione specializzata in criminalità straniera e prostituzione che effettivamente riscontravano quanto segnalato. All’interno di una casa in Via G.B. Odierna vi era effettivamente una prostituta colombiana (con cittadinanza italiana) ed un cliente. Come spesso accade le prostitute sub affittano le case ad altre così da cambiare spesso città ed offrire sempre “novità” ai clienti in cerca del piacere sessuale a pagamento.
Oggi, intanto, è già stato convocato il proprietario che sarà diffidato dall' affittare case a soggetti che poi esercitano la prostituzione. 


Il cliente, un disoccupato ragusano di 50 anni,  ha riferito di essersi innamorato della donna tanto da averle portato solo una pizza al fine di consumare la cena per poi avere un rapporto sessuale pagando 50 euro. “per favore non mandatela via mi sono innamorato, non fa nulla di male”.
 

Nel 2014 sono state chiuse ben 15 case, adibite dai proprietari o locatari a luoghi dove poter consumare sesso a pagamento. Il dato rilevante di questa tipologia di controlli per il ripristino della legalità ha fornito, fin da ora, un feedback positivo eccezionale, ovvero l’assenza di recidiva, ad eccezione di un solo caso che ha permesso alla Squadra Mobile di sottoporre a sequestro un intero immobile attualmente ancora sottratto alla disponibilità del proprietario che, non curante della diffida di non affittare  a prostitute, lo ha nuovamente permesso. Anche in questo caso si trovano conferme sul giro d’affari che è di rilevante entità. Tutto dipende dalle richieste dei clienti ed i prezzi oscillano da 50 a 200 euro. 

La Squadra Mobile fa sapere ce continuerà a vigilare con attenzione, in particolar modo nelle zone già segnalate e dove è stato effettuato un primo intervento, cosicché i proprietari degli immobili non potranno ritenersi non avvisati di quanto potrà loro accadere, rischiando la perdita dell’immobile in via anche definitiva.
 

Condividi su:

Seguici su Facebook