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Marco Failla: la cucina, il piacere di far emozionare!

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Giovane, caparbio, determinato al punto giusto,  è riuscito a far diventare la sua più grande passione – nella sua “Mission”, nonostante i sacrifici ed il duro lavoro !

Questo è Marco Failla. Un giovane, Vittoriese doc, classe 1988, che ha realizzato il sogno della sua vita: diventare un grande chef, una passione che è diventata realtà

Exexutive chef, Executive suos chef, Chef de partie, Chef de cuisine; Sous chef, Chef saucier, Chef garde-manger, Chef rotisseur, Chef poissonier, Chef entemetier,Chefpotager, Chef de froid, Chef legumier, Chef patissier, Chef Glacier, solo per citarne alcuni.

 Ha intrapreso gli studi superiori presso l’Istituto Alberghiero di Modica, proseguendo – successivamente - il suo percorso di formazione professionale presso l’Accademia Etoile di Cucina, conseguendo la Maestria di 3° livello.

Con molta umiltà, ama definirsi solo “un semplice cuoco”, nonostante i titoli e i successi ottenuti, come le due medaglie di Bronzo, nazionale ed internazionale, ottenute nel settore delle “sculture di opere composte con ortaggi”.

 

Marco, cosa rappresenta la cucina per te e qual è stata la scintilla che ha fatto scoccare questa passione?

E’ una delle domande che mi chiedono più spesso e in realtà non saprei definirti il momento esatto, perché è sempre stato l’amore di tutta la mia vita.

Forse sembra che io abbia una visione un po’ romantica di questa professione, ma ritengo che nel mondo del lavoro, anche nell’ambito enogastronomico, fare ciò che ti gratifica sia il fine più alto a cui tendere.

La cucina è un mondo dalle mille sfaccettature sia dal punto di vista tecnico che culturale, non solo ti permette di crescere nell’abilità culinarie, ma ti dà anche la possibilità di conoscere tradizioni e culture di tanti paesi diversi. Questo mi ha permesso di crescere molto umanamente e professionalmente.

Oggi si è perduto il vero significato della cucina, di quello che io in tutta umiltà, ritengo sia il suo compito più importante: il piacere di far emozionare!

La cucina è per me quello che per il pittore è l’arte o per l’architetto il design: una duplice fonte di emozioni e di ricerca, finalizzata a regalare al prossimo emozioni sia visive che di “palato”. Tuttavia il risultato deve entusiasmare anche me.

La “cucina”, non è altro che fatica, studio, ricerca per il particolare e tanta dedizione. Lavoro vano senza l’ingrediente principale: l’amore delle persone che mi circondano e che condiscono in maniera sublime il piatto perfetto: la mia stessa vita.

 

Consiglieresti ad altri giovani di coltivare la passione per questo lavoro?

Certamente! Ma voglio ricordare a tutti i ragazzi che, oltre all’impegno per lo studio e la formazione, devono considerare questo lavoro come un matrimonio, bisogna conviverci nel bene e nel male, e per me cosa sacra e indissolubile; nella cucina, infatti, si esprime la profondità della tua anima, la tua vita. E’come un’arte vera e propria. Altro ingrediente fondamentale è che si deve intraprendere con onestà: solo così riesce ad appagarti pienamente e renderti infinitamente felice!

Ha le idee chiare quando parla del suo lavoro e dei suoi sogni. Marco cucina per gli altri perché vuole emozionarli. La sua soddisfazione più grande è sperimentare le “sue ricette”, sue perché diverse, particolari, ricercate e che rispondono ad una nuova logica di arte culinaria, non di massa né commerciale ma attenta e al passo con i tempi ma che, allo stesso tempo, si “sposa” pienamente con i gusti ed i sapori della più bella ed alta tradizione, valorizzando le eccellenze locali in termini di qualità e prodotti tipicamente nostrani.

Lo Chef Failla, in esclusiva per i lettori del Vittoria Daily, ci regalerà una ricetta settimanale da sperimentare e soprattutto da gustare per “emozionare” il nostro palato.

 

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