Vivo il mondo agricolo in questa città praticamente da quando mi sono retto da solo sulle mie gambe.
Che ci sia un malfunzionamento nel sistema all’interno della struttura mercatale vittoriese è risaputo, ma attenzione, perché non tutti quelli che parlano di quella struttura ne vogliono il bene, anzi possono gravare a tal punto da incidere in un’intera economia della città! Trovo al quanto strano altresì ridicolo al contempo che, ci siano così tanti controlli su chi varca la soglia di quel cancello, ma che non vengano fatte verifiche incrociate. Come ad esempio, una persona può entrare, dicendo che aveva un appuntamento con qualcuno all’interno, e solo perché si è accreditato alla Direzione, non vi è nessun controllo incrociato di verifica. Poi però, se deve entrare un Produttore agricolo e il figlio di 10 anni non è accreditato, è costretto a lasciarlo fuori!! Quindi mi chiedo, dove sta la correttezza applicativa di questi controlli?
Si ha la cognizione che tutto ciò sta recando un grave danno economico alla struttura, nonché all’intera città? Come da mia premessa, ripeto, vivo questo mondo da una vita e tutto ciò sta portando utile solo ad alcune piattaforme esterne “Magazzini” e ripeto ALCUNE, perché più del 40% di merce destinata alla struttura vittoriese, si sta conferendo in mercati limitrofi, come quello di Santa Croce Camerina e Catania, che magari, quest'ultima, aspettava a braccia aperte! Veramente si può pensare di risolvere i problemi così?
Cosa evita alla malavita organizzata di penetrare lo stesso nella filiera agroalimentare, spostandosi solo di pochi km? La verità è una, e non può essere inventata, per incominciare a parlare di risoluzione di alcuni problemi del settore, bisogna riformare alcune cose, a partire dal modo di fare produzione e commercializzazione all’interno della suddetta. I controlli vengano fatti per tutta la filiera, intercettando “realmente” dove sta il marcio, controllando nei vari passaggi commerciali, fino alla Gdo, che tiene le redini di tutto, controllando un intero sistema malato.
Cari Commissari che state presiedendo un’importante Città come Vittoria, si IMPORTANTE, NON MAFIOSA, perché la “mafia” parola che mi viene il vomito solo a scriverla, c’è a Vittoria, ma non più di tante altre città, e comunque meno di tanta gente per bene, eppure altri paesi oggi non vengono etichettati come tali. Vittoria invece si, oggi tanti amici di fuori città mi chiedono, COSA STA SUCCEDENDO A VITTORIA??
Beh …credetemi, ricordo la mafia, quella che ti metteva paura, quella che uccideva senza pietà, quella che in alcuni quartieri di questa città era un Farwest, e avevi paura la sera a mettere il naso fuori dalla porta. Vi chiederete allora non c’è più? No, c’è e come se c’è!! Non uccide, o per lo meno non direttamente e con una pistola, ma ti fa morire lentamente, in un'angosciante malinconia, che ti sotterra prima di tirare l’ultimo sospiro. Incominciate a controllare le banche che hanno operato in questo territorio da una vita, squartando ogni correntista con tassi fuori dall’immaginabile, finanziando pur sapendo che avrebbero affossato quell’Azienda, e che quando gli è sembrato a loro, con la stessa rapidità ed esuberanza, li hanno messi a rientro!!
Ovviamente, un’azienda onesta lì ha poche chances, o paghi e chiudi, vendendoti anche l’anima, o i più disperati e purtroppo deboli, hanno pensato di farla finita. Ma non c’è solo questo, ci sarebbero tante cose, come l’ostruzionismo delle stesse istituzioni, per capirci, il classico se sei amico di…..la cosa si può fare, altrimenti ACCUPA!! E quando parlo di istituzioni, dovreste capirmi, incominciando da dove Vi trovate. Questa è mafia, quella dai colletti bianchi, che sì non ti uccide, ti fa ammazzare da solo, o se sei bravo ti fa scappare da questo paese.
Ed io Cari Commissari e Cari Vittoriesi, e quando mi rivolgo a Voi Vittoriesi, mi rivolgo a quella Vittoria per bene, quella Vittoria che non molla, quella che ci crede, e so per certo che siete tanti, mi voglio prendere l’onore senza nessuna modestia, di farne parte. Vittoria c’è e collaborerà con tutta se stessa, per ritornare a camminare a testa alta, e credetemi che questa etichetta che abbiamo ereditato non ci tocca direttamente, ma indirettamente ha messo in cattiva luce tutti noi, quindi lotteremo per lavare questo schifo che non ci appartiene.
Sappiate che potete contare in ognuno di noi, diffidate da chi ha manie di protagonismo, specialmente se sono stati parte integrante di governi passati in questa città, perché i danni di un sistema malato non sono nati ieri!