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Interrogazione di Mugnas sulla raccolta differenziata all’interno dell’Ortomercato vittoriese

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Alessandro Mugnas referente dell’Associazione Reset Vittoria, chiede alla Dirigente ecologia e ambiente Cristina Prinzivalli, alla Tech Servizi S.r.L. e alla Commissione Prefettizia che presiede il Comune di Vittoria, delucidazioni in merito alla raccolta differenziata all’interno della struttura mercatale e lo fa attraverso un'interrogazione.

"Come mai- chiede- ogni stand, pur pagando l’esimia somma di € 1.500,00/annui circa di Tari, non è soggetto a ritiro della differenziata con il sistema “porta a porta? Perché dalla scorsa settimana non viene ritirato il pattume, lasciato - invece - davanti gli stand dove si commercializzano prodotti alimentari, bar inclusi.

Le norme a rischio igienico sanitario vengono violate e non di poco. Si conoscono i motivi?"

"Per alcuni concessionari- dichiara ancora- eliminare lo scempio davanti l’uscio del proprio stand e buttarlo interamente dentro un container aperto 'scarrabile' posto dentro la struttura sembrerebbe 'normale'. E qui sorge l’ennesima domanda: ma così facendo come si fa ad individuare chi differenzia e chi no? Come viene elogiato chi fa il proprio dovere differenziando e penalizzato chi non lo fa? Ed ancora, siamo certi che i bollini con appositi codici a barre identificativi siano posti nel rispettivo pattume e non diventati un optional? Così operando non diventa tutto inverificabile? Pertanto chiedo chiarezza sul servizio e rispetto delle regole" "Tutta la cittadinanza-continua- ha l'obbligo morale e civico e deve attenersi a quanto, altrimenti il tutto diventerà l’ennesima ed infinita domanda".

"COME PRETENDIAMO CHE SI RISPETTINO LE LEGGI QUANDO I SERVIZI IN PRIMIS, MAGARI CON LA DISATTENZIONE DELLE ISTITUZIONI, 'SOFFRONO' PECCHE APPLICATIVE?". Si chiede ancora Mugnas. 

"Ci auguriamo come Associazione Politica, ma ancor prima come cittadini- conlclude- che il nostro appello venga preso in seria considerazione, al fine d’avere un corretto funzionamento del sistema in una Città 'rigorosamente civile'. Purtroppo ad oggi  ci risulta al quanto impossibile avere un’interlocuzione diretta con la Commissione Prefettizia. Avremmo sinceramente evitato la segnalazione di ciò a mezzo stampa, ma è rimasto l’unico modo per evidenziare disservizi e anomalie nella città"

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