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Giovanni Moscato, risponde alle dichiarazioni del sindaco Giuseppe Nicosia

Revoca della cittadinanza onoraria al presidente Crocetta

redazione
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“Comprendo il travaglio interiore del sindaco- spiega Moscato- sulla vicenda Crocetta visto che è stato sedotto e abbandonato da un professionista dell’antimafia e da uno dei peggiori presidenti degli ultimi anni. La frustrazione è evidentemente grande per il primo cittadino: prima fervente sostenitore della rivoluzione fatta a colpi di antimafia e dopo- ignorato e svilito da Crocetta- è costretto a una difesa d’ufficio di un governatore che intrallazza nella sanità con il dottor Matteo Tutino”. 

“La nostra petizione andrà avanti- annuncia il consigliere Moscato- perché stiamo manifestando con migliaia di cittadini il malcontento di una città che non tollera l’associazione tra il nome di Crocetta e quello di Vittoria. Le ulteriori intercettazioni odierne (oltre quella svelata dall’Espresso e smentita dalla Procura)- prosegue il consigliere di FdI- tolgono il velo a un’antimafia tutta lustrini, chiacchiere e distintivo. E’ emerso un quadro a tinte fosche: il presidente Crocetta era amico e confidente del dottor Tutino, un uomo che mal sopportava la pulizia etica ed il rigore morale di Lucia Borsellino. A noi basta solo questo per chiedere le dimissioni del presidente e la revoca della cittadinanza. Crocetta, che con l’antimafia ha fatto carriera battendosi il petto in nome di quei morti che adesso infanga con le sue azioni, ha appoggiato un personaggio come Tutino, accusato di truffa allo Stato, falso e abuso d’ufficio e Lucia Borsellino da tempo aveva avvisato la perdita di rigore morale. 

Nicosia ci imputa diversi scandali nazionali; personalmente ho un casellario giudiziario pulito, lindo e immacolato. Noi stiamo dalla parte di Lucia Borsellino e siamo pronti a mostrare le nostre mani pulite al sindaco: le tante mani pulite che hanno firmato la petizione”.

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