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Crisi idrica. Reset organizza banchetto raccolta firme. Vittoria non può soccombere!

3 Novembre 2019 dalle ore 10 alle ore 13 Via Cavour angolo Via La Marmora

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Domenica 3 Novembre 2019 dalle ore 10 alle ore 13 in via Cavour angolo Via La Marmora, l'Associazione Reset di Vittoria organizza un banchetto raccolta firme per porre la parola "fine" alla crisi idrica che la città sta vivendo.

Presso la sede in Vico Magenta 134, B dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.30 alle ore 19.30 sarà allestita una raccolta firme "petizione".

I cittadini di Vittoria, stanchi del continuo perpetuare del disservizio idrico denunciano quanto: Sono mesi che interi quartieri si trovano a non ricevere un servizio per cui pagano e gli spetta di diritto, l’incessante lesione di diritti e interruzione di servizio pubblico a privati, anche con soggetti disabili nel nucleo familiare e/o reduci da interventi chirurgici e cure mediche in fase di riabilitazione che necessitano del servizio, attività commerciali, tutti casi che al 90% sono costrette a rifornirsi da autobotti private, pagando 2 volte quello che “dovrebbe essere qualcosa di responsabilità ed erogazione comunale”.

Lesioni a tutte le tipologie di cittadini che si trovano costretti a ricorrere all’acquisto d’acqua pagandola profumatamente “visto il disservizio”, e considerando che da ciò, non vi sia un pronto intervento con autobotti comunali nonostante le richieste e continui solleciti al front office, le attese sono mediamente superiori agli 8/10gg, in molti casi e si superano abbondantemente le 2 settimane.

In questa completa sordità degli organi competenti e amministrativi della casa comunale, ove si ignorano anche persone costrette a casa per malattie o disabilità, arrecando ancora più disagio alle loro condizioni, intaccando fortemente anche l’economia di molti esercenti, la città e chi la vive è soggetta ad un malessere indescrivibile ed esistenziale!!

In questa circostanza ci tiriamo fuori da ogni gioco di potere o politico che, per propaganda millanta la questione con pubblici comizi e bandiere di partito, ci preoccupiamo della cittadinanza tutta che, come povere anime chiedono solo l’acqua per poter vivere dignitosamente nelle loro abitazioni. Qualsiasi siano le ragioni di questi gravi disservizi non interessa di certo a chi paga regolarmente le tasse ed anche diremmo profumatamente, quest’ultime aumentate negli ultimi anni!!

La città immagina ci siano alla fonte problemi che non si “vogliono e non certo si possono risolvere!!” Problemi che per qualche motivo a noi sconosciuto, si tengono nascosti.

Vittoria ha le risorse per potersi autogestire autonomamente, senza bisogno di enti privati che assoggettano la città al proprio volere, ed una città come Vittoria che comprende il borgo marinaro di Scoglitti, contando genericamente 68.000 abitanti, non può, anzi, non deve rischiare di soccombere intaccando anche lo sviluppo territoriale per questioni del genere.

Pertanto Chiediamo che nell’immediato, -le richieste di chi rimane completamente senz’acqua vengano evase entro 2/3gg al max dalla richiesta con le adeguate autobotti d’emergenza.

-Venga cambiato il modello tributario attuale del servizio, facendo pagare al consumo le utenze e non forfettario considerando unità residenti e metri quadri immobili.

-Venga ripristinato il servizio idrico in tutte le utenze, private e commerciali, se ciò richiedesse ulteriore tempo, l’amministrazione comunale è in obbligo morale e legislativo ad esporre in piena “trasparenza”  la reale complicanza che comporta il disservizio, diffidando la ditta esterna “qualora necessiti” che apporta acqua nel territorio ipparino, ricorrendo ad ogni risorsa idrica esistente e di proprietà del Comune di Vittoria e mai messa a regime.

-Se i disagi dovuti al quasi totale e comunque inefficiente servizio idrico avranno persistenza, già durati da diversi mesi, come in alcune zone da Marzo 2019, si proceda alla revoca della tassa idrica comunale, per reintrodurla e quantificarla a servizio ripristinato, conteggiando soltanto i mesi di “servizio attivo”.

La riduzione tributaria sulla quantificazione di un servizio pubblico interrotto e quasi inesistente è doverosa dalla pubblica amministrazione che, troppo divaga sulla questione, non accerta la reale situazione territoriale, e perde tempo prezioso che danneggia l’esistenza di un’intera città!!

Premettendo che tutti gli aderenti alla petizione, sottoscrivono per richiedere un servizio ineccepibile, e non certo per evitare tasse, ovviamente non ritengono corretto pagare tasse e autobotti private per un “servizio fantasma”.

Non ci sono scusanti né ragioni che giustifichino quanto, lasciare le persone senz’acqua per settimane intere, evidenzia la completa incompetenza e negligenza in merito, l’attuale amministrazione non garantisce un servizio d’obbligo comunale, ma solo le tasse da pagare, arrivate puntuali e con ingenti aumenti a carico dei cittadini!!

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