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Presentata la relazione sul Mercato Ortofrutticolo di Vittoria. Fava: "Persistenza di meccanismi distorsivi"

Redazione
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E' stata presentata stamattina, nella Sala delle Capriate presso il complesso delle Grazie a Vittoria, la relazione antimafia sul mercato ortofrutticolo, alla presenza del presidente della Commissione parlamentare di vigilanza antimafia Claudio Fava ed il deputato regionale Giorgio Assenza, tra l’altro uno dei nove relatori.

"La soglia di attenzione sul mercato ortofrutticolo di Vittoria deve restare alta – ha dichiarato Claudio fava -. Abbiamo censito una somma imbarazzante di inefficienze ed inerzie che non riguarda solo le vecchie amministrazioni, ma che chiama in causa l'intera comunità".

Fava ha presentato la relazione sulla struttura mercatale di contrada Fanello; "E' stata un'occasione perduta per Vittoria - ha aggiunto - due milioni di tabelloni spesi per l'evidenza dei prezzi, ma mai messi in funzione; mai la nomina di un direttore del mercato; tre commissioni che non decidono come assegnare la titolarità di sei box e si dimettono senza concludere i lavori”.

“Consegniamo questa relazione alla città - ha continuato nel suo intervento - perché serve un po' a richiamare la responsabilità di tutti, non solo dei sindaci".

Lo stesso, nei giorni scorsi aveva anche dichiarato: “Dalle dodici audizioni svolte, emerge la persistenza di meccanismi distorsivi che hanno dominato la gestione del Mercato ortofrutticolo agevolando gravi infiltrazioni mafiose. Ciò è stato possibile anche per le reiterate inerzie e inefficienze dell’apparato amministrativo comunale, con il risultato d'aver trasformato per lunghi anni il mercato di Vittoria e tutte le attività economiche che esso muove in una sorta di bottino di guerra mafioso”.

 Per Fava “i passi avanti fatti con l'attuale gestione commissariale hanno sicuramente migliorato la situazione, tentando di rimuovere pratiche omissive e collusive sedimentate nel rapporto tra le precedenti amministrazioni e la gestione del Mercato. Molto resta comunque ancora da fare".

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