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Reset invia interrogazione sul mutuo per manutenzione stradale

"Se si bloccano progetti e opere del passato devono esserci validi motivi altrimenti si vuole il male del territorio!"

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"La città è in totale abbandono in preda all’incompetenza mista all’arroganza di non ascoltare chi potrebbe essere solo d’aiuto."

Esordisce così Alessandro Mugnas Segretario cittadino dell’Associazione politica Reset di Vittoria, dichiarando:

"Non solo non hanno idee e progetti per portare avanti la città in questo periodo di amministrazione commissariata, ma reputiamo che non ci sia nemmeno la minima volontà ad eseguire l’ordinaria manutenzione in essa, da ciò la domanda nasce spontanea: “Per caso l’idea è di distruggerla Vittoria?” Mai avrei pensato di spingere qualcosa della passata amministrazione comunale, ma abbiamo il dovere verso questa città di non guardare schieramenti o colori, ma solo il bene che si possa fare per la collettività e il territorio!! Il 23/07/2018 prima dello scioglimento del Comune e consequenziale consiglio comunale, vi fu una delibera approvata dalla Giunta, per un mutuo di €850.000,00 “Ottocentocinquantamila €uro” al fine della ripavimentazione strade, ovviamente siamo coscienti che non tutto il territorio sarebbe stato coperto con questa somma, ma tra non eseguire nessuna manutenzione per 2 anni, all’infuori di qualche rattoppo visto andar via con la minima pioggia e incassare un mutuo della Cassa Depositi e Prestiti per tali urgenze “perché di questo si tratta”, avremmo preferito ampiamente la seconda.

Portare avanti quella delibera non avrebbe intaccato più di tanto le casse comunali e ovviamente i benefici sarebbero stati grati a tutti. Crediamo si incida di più nelle casse con le pratiche legali di risarcimenti dei cittadini che danneggiano quotidianamente i veicoli, senza considerare il rischio a cui è esposta la città con strade così poco sicure alla viabilità, molte già oggetto d’incidenti negli anni “vedi Via Pozzo Bollente” attualmente una delle più disastrate e pericolose, ma non solo!

Amministrare una città vuol dire portare sviluppo e crescita all’interno di essa, se si bloccano progetti e opere del passato, devono esserci validi motivi, altrimenti si vuole il male del territorio, e questo non possiamo permetterlo, perché staremo vigili a combatterlo finché avremo forza e fiato in corpo.

Sinceramente non crediamo che l’attuale amministrazione abbia difficoltà in merito alle “cose del passato”, visto che ancora ci sono dirigenti in auge che vengono da molto lontano in termini amministrativi!"

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