La città di Vittoria con una economia basata sull'agricoltura ha una forte esigenza di rilanciarsi e di proiettarsi verso ad una nuova dimensione. Non si discute. Le tradizioni, le vecchie battaglie, la specifica riforma agraria vittoriese degli anni 50 e 60, sono un passato che non possiamo oscurare o eliminare solo perché in certi aspetti non si e’ riusciti a sfruttare al meglio ciò che si era presentato in quel momento. Una cosa è certa noi oggi siamo figli di quella storia. Negli ultimi decenni i nostri imprenditori vivono in gran parte uno stallo, un fermo, una specie di appiattimento o di capacita’ di intraprendere nuovi percorsi innovativi. Si nota una mancanza di ricerca di percorsi alternativi come se il futuro che aspettavano fosse già arrivato. Invece tutto si è fermato. Possiamo pensare anche che tutto questo sia dovuto alla scomparsa delle istituzioni presenti nel territorio come: CIA, Coldiretti, Confagricoltura, ecc., figure storiche che sono ancora attive a livello nazionale ma non presenti a Vittoria per contribuire con nuove forme di partecipazione e di supporto e per agganciare nuove relazioni tra lavoro e realtà .
Si muove positivamente qualcosa tra le giovani imprese agricole. Abbiamo visto l’impegno di alcuni che ancora oggi esprimono la voglia di scommettersi a insediare nuove colture, nuovi marchi e nuove forme di produzione, sollecitati anche da idee che si affacciano in altre zone produttive o perché il mercato lo richiede.
Queste aziende non sono sostenute da soggetti e strutture territoriali non hanno chi li possa accompagnare in percorsi di progettualità , disconoscendo le tante opzioni offerte dalle istituzioni .
Solo grazie a qualche professionista del settore sono riusciti a realizzare passaggi in avanti. Ma non basta. In qualche modo si è perso il confronto, il dibattito anche per affrontare le nuove problematiche, che pur siano diverse rispetto agli anni passati ma si ripresentano con nuove forme.
La Politica, che piaccia o meno , ha un ruolo molto importante in questa fase perché ha l’obbligo di inseguire e individuare e costruire forme adatte alle esigenze di un territorio.