5 DOMANDE (all’Attenzione anche dei TRE Commissari). 

                                          Prima puntata.

Al Dott. Giovanni Caruso (sindaco).
Ai CONSIGLIERI COMUNALI:
Cantale Catena, Gianfranco Fidone, Gianfranco Ciriacono, Leone Giuseppe, Iacono
Giuseppe, Denaro Luigi, Di Martino Carmelo, Monello Giuseppe, Di Natale Giuseppe,
Busacca Giuseppe, Campagnolo Eliseo.

1) Nel 2007 i tre Controllori (Revisori) dei Bilanci bocciano il Bilancio, con accuse
gravi, e vanno via. Solo Pippo Monello li difende. Voi approvate il Bilancio.
Ricordate? Che interessi economici avevate?

2) La Corte dei Conti, suprema Autorità di controllo, ogni anno ha inviato solenni
richiami sui Bilanci, ritenuti falsi. Quali interessi?

3) Nel 2011 la Corte dei Conti invia un Commissario e, dopo un attento studio, scrive
una Relazione e ordina di inviarla subito a Palermo. La relazione arriva a Palermo
dopo 18 mesi. Ricordate? Perché tanto ritardo? Rispondete e smettete di
offendere la dignità degli Acatesi.

4) Nel 2012 viene inviato un altro Commissario per il Bilancio. Questa volta risulta
impossibile gonfiare le entrate! E, obtorto collo, si delibera il Dissesto, cioè la
Bancarotta. (Del. 119. 2012).

5) Dopo viene il bello! Si riuniscono di notte col Commissario e, geniali, annullano i
Debiti e, per magia, scompare la Bancarotta. Chi li ha consigliati? Chi è venuto
quella notte?
Arriva, poco dopo, in Consiglio un Bilancio “sorridente”. Solo un Consigliere,
l’Avv. Gius. Leone, ha il coraggio di denunciare il Misfatto. “Dove sono andati a
finire i Debiti”? Ecc. ecc.

 I Consiglieri, consigliati bene, approvano il FALSO
Bilancio. Dopo 2 mesi, Aprile 2013, la Dott.ssa Di Martino comunica al Sindaco
che bisogna chiedere subito un Mutuo di tre Milioni e mezzo di Euro alla Banca
di Roma. La situazione è grave. L’Enel deve avere DUE MILIONI e mezzo di Euro, la
Posta manda indietro lettere e raccomandate, i telefoni sono bloccati…Il 4 giugno
2013, 11 giorni prima delle Elezioni, chiedono Tre Milioni alla Banca Agricola.
RICORDATE? 

I Cittadini aspettano una risposta. Ed anche noi.

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