Il Sindaco di Acate, redige istanza di redistribuzione delle Royalties fra tutti i comuni siciliani indirizzandola al Presidente Crocetta. Il primo cittadino lo fa “nell’interesse esclusivo di agire in forza della deliberazione della Giunta Municipale n.13 del 18/2/2016, per sollecitare, in conformità all’emendamento passato in Commissione Bilancio all’ARS, l’approvazione di una normativa stabile sulla equa distribuzione delle aliquote relative alle Royalties fra tutti i Comuni siciliani, ed, in particolare, di quelli del Libero consorzio di Ragusa.
”Tale proposta è spinta dalla crisi deficitaria in cui versano le casse comunali, “tenuto conto che fino ad ora le royalties sono state appannaggio esclusivo dei Comuni direttamente interessati alla estrazione.” Pertanto, Raffo chiede alla Regione Sicilia, “l’assegnazione proporzionale al Comune di Acate della quota di Royalites per il finanziamento di interventi di recupero del centro storico del Comune, per i servizi sociali con riferimento specifico a quelli per disabili, per la riqualificazione industriale e la tutela del territorio.” Inoltre, il sindaco, su una nota aggiunge alcuni dettagli sul perché il comune sia un po’ penalizzato, ad es. come nel 2012, l’ente sia “stato collocato fuori dal Patto di solidarietà, escluso dal beneficio dei contribuiti annuali dello Stato e, condannato a regalare ai Comuni in difficoltà circa un Milione e 600 mila Euro. Un comune povero e con circa 12 Milioni di Euro di debiti, dichiarato ricco da una compagnia scempia e scellerata, deve aiutare quelli poveri e le tasse dei cittadini piuttosto che servire per il bene della collettività vanno al servizio di cittadini di altri comuni. Fino a quando deve continuare questa macelleria sociale, che è inaccettabile in uno stato di diritto? Ebbene, se Acate ha aiutato gli altri in base al principio di sussidiarietà, ora è venuto il momento di essere messo sullo stesso piano, facendolo rientrare nel Patto di solidarietà e inserendolo di diritto fra i Comuni che beneficiano delle Royalties petroliferi. Inoltre, ricordiamo che, Acate ha subito danni all’ambiente e alla salute per i fumi provenienti dall’Anic di Gela e per residui di pozzi petroliferi che hanno raggiunto la meravigliosa spiaggia di Marina di Acate. Ci appare strumentale, quindi, la polemica sull’emendamento dell’On. Dipasquale, volto a dare pari dignità ai Comuni e alle comunità iblee. Se Ragusa dei 48 Milioni di Euro se ne prende 30 e 18 vengono distribuiti proporzionalmente agli altri 11 Comuni è solo una dimostrazione che siamo tutti una comunità con pari diritti e dignità.”