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Il Movimento degli Agricoltori di Vittoria presenta il suo candidato a Sindaco

Da Rosario Rinaudo un appello ai produttori: "Partecipate e fate sentire la vostra voce"

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Il Movimento per i Diritti Agricoli si è dato appuntamento, ieri mattina a Vittoria, alla sala Avis, in occasione della presentazione della candidatura a sindaco di Rosario Rinaudo. L’assemblea programmatica ha visto la presenza di diversi imprenditori agricoli, ma anche di altre professionalità che ruotano attorno al comparto della serricoltura. Ad introdurre i lavori è stato il Coordinatore del Movimento, Roberto Carbonaro. Dopo di lui ha preso la parola il dott. Giorgio Iabichella, agronomo, che ha parlato di una crisi lunga 11 anni, che riguarda anche la pesca e per la quale ancora non si intravede via d’uscita, di biologico, di fuori suolo e crisi dei prezzi.

“Passiamo il tempo a cercare i colpevoli di quanto sta accadendo in Sicilia, a Roma, a Bruxelles – ha detto – e non ci rendiamo conto che la soluzione è davanti ai nostri occhi e sta nel riuscire a fare squadra, a mettere insieme non solo i nostri problemi ma i nostri progetti e le nostre professionalità. L’era dell’assistenzialismo e dei contributi è finito – ha proseguito Iabichella – e nessuno ci aiuterà a rivalutare l’oro verde e a resuscitare il “modello Vittoria” se per primi non lo faremo noi. Il mondo pretende il made in Italy, lo aspetta e lo ama perché sa che si tratta di prodotti che crescono sotto il nostro sole”.

“E’ da tempo che portiamo avanti la nostra lotta – ha commentato Giovanni Di Franco, Vicepresidente del M.D.A. - ma non si muove nessuno, e non solo a Vittoria. Abbiamo scelto di avere un candidato a sindaco, nella persona di Rosario Rinaudo, per cercare di avere, al Comune e in consiglio comunale, qualcuno che realmente parli di agricoltura e che porti avanti le istanze del mondo agricolo. Una scelta che ci è sembrata ancora più corretta dopo che, l’altra sera, abbiamo assistito alla seduta del consiglio nel corso della quale si doveva parlare del regolamento del mercato. Si è parlato di tutto, tranne che di quello ed è una cosa vergognosa. Passano il tempo criticandosi tra di loro e finiscono per non affrontare alcun punto.

I problemi del comparto sono davvero tanti. Pensate che il nuovo regolamento del mercato possa rappresentare una soluzione?

Ogni piccola cosa può aiutarci, ma forse interessi a risolvere i problemi dell’agricoltura non ne ha più nessuno perché non c’è più niente da guadagnare. Eppure noi siamo quelli che fanno girare l’economia, diamo da vivere a chi lavora con la plastica, con i fitofarmaci, nei mercati, ma siamo l’ultima ruota del carro, i dimenticati, gli schiacciati. A stento recuperiamo le spese di ogni annata agraria, ma non è detto neanche che ciò accada, e così ci indebitiamo. E che dire della merce che arriva da Spagna e Marocco? Allo Stato non interessa nulla di noi, ci stanno distruggendo e noi sappiamo solo criticare e fare riunioni sterili. Dovremmo essere in tanti, ma non lo siamo. Tra qualche giorno ci sarà un nuovo sciopero, saremo insieme ai sindaci e ad altre associazioni, ma non so a cosa servirà anche perché non capiamo nemmeno più chi è davvero dalla nostra parte ormai” ha detto Di Franco.

Forte anche la denuncia del Presidente Rosario Giudice. “Ci hanno abbandonato, ma non possiamo morire così. Ci sono delle proposte e stiamo cercando di portarle avanti. Abbiamo creato una nostra lista di agricoltori perché non ci sentiamo rappresentati a livello istituzionale, quindi tanto vale che tentiamo di autorappresentarci. Tutti vengono qui a promettere, ma poi nessuno fa nulla. Non possiamo andare avanti vendendo il nostro prodotto di qualità ad un prezzo decente solo poche settimane all’anno e per il resto rimettendoci. Lo Stato ci deve aiutare”.

Ma lo stesso Ministro Martina è stato a Bruxelles per chiedere qualcosa per l’agricoltura italiana, e per poco non l’hanno neanche ascoltato…

“Ci hanno affossati e hanno saputo come fare, ora ci tirino fuori da questa situazione. Abbassare i costi di produzione potrebbe essere una prima soluzione. Inoltre, se proprio non è possibile bloccare l’arrivo della merce dall’estero, che almeno la si faccia entrare solo nei periodi in cui noi non siamo in piena produzione” ha concluso Giudice.

Infine le riflessioni di Rosario Rinaudo, candidato a sindaco di Vittoria. “Anche se siamo in campagna elettorale, a noi interessa solo continuare a discutere dei problemi della nostra agricoltura. I problemi di Vittoria sono tantissimi – ha poi aggiunto - ma quello che qualcuno ancora non ha capito è che, se si risveglia l’agricoltura, l’economia ricomincia a girare e lo fa per tutti. Ne deriverebbe un benessere generale. Abbiamo tante idee per il mercato e per le modalità di vendita, ma serve un cambiamento enorme dentro e fuori dalla struttura di Fanello, oltre che un nuovo regolamento”. Infine un appello ai produttori: “Oggi si è parlato di PSR, progetti e innovazione ma, in effetti, i produttori presenti non erano tanti perché sono stanchi, è subentrata la rassegnazione. Voglio, quindi, fare un appello proprio a loro affinché partecipino di più. Io lo capisco che sono esasperati, ma loro devono comprendere che far sentire la propria voce è fondamentale per non morire”.

All’assemblea ha presto parte anche il giornalista Salvo Vassallo, in qualità di rappresentante del Comitato No Triv, che ha spiegato alla platea l’importanza di votare SI al Referendum del 17 aprile per dare un segnale forte in merito alle trivellazioni nel nostro mare.

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