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Raffo: il Castello e il rilancio del nuovo Illuminismo!

redazione
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Un boom di presenze registrate nel 2015 al Castello dei Principi di Biscari ad Acate e secondo il primo cittadino, prof Franco Raffo, un successo in aumento rispetto alla crisi economica: “Abbiamo avuto in Italia un + 6% di visitatori, in Sicilia – 3%. Eppure abbiamo un patrimonio naturale, culturale, storico, artistico di inestimabile valore.

Mentre gli altri crescono, con ricadute economiche e occupazionali molto interessanti (servizi, ristorazione, trasporti, guide turistiche, alberghi,ecc), da noi langue la spinta progettuale e muore anche la speranza. E migliaia di giovani ogni anno lasciano la nostra terra...”

Il sindaco illustra la situazione turistica nelle altre regioni italiane e il resoconto del nostro tessuto sociale: “La Valle d’Aosta, le Prov. di Trento e Bolzano ricevono trasferimenti dallo Stato pari a 10.000 Euro per persona a fini turistici. A noi tolgono l’aria, anche per colpa della Dabbenaggine di noi Siciliani e di una classe politica e amministrativa sempre più culturalmente povera e arrogante, dal centro alla periferia. Soprattutto è assente la classe intellettuale, la classe media. E’ assente la Cultura. E ne stiamo pagando un prezzo insopportabile. Oggi, se il tessuto sociale tiene un po’, lo dobbiamo ad una classe piccolo e medio borghese e imprenditoriale che ha scommesso con se stessa, inventando una economia e una cultura imprenditoriale che non ha pari nella storia e che dovrebbe fare arrossire la classe dotta e tutti coloro che sono o aspirano a guidare una comunità di qualsivoglia natura o grandezza. Per questo gioisco e mi commuovo quando vedo artisti, intellettuali, studiosi trasformarsi in operai per amore della cultura: cavalieri solitari, in barba ad ogni  incomprensione, imperterriti, lavorano per la promozione culturale del nostro territorio e delle nostre comunità.”

Le conclusioni: “Abbiamo la consapevolezza di vivere un momento storico ricco di incognite, di frustrazioni, di divisioni sociali e spinte disgregatrici, di uomini ad una dimensione; nel contempo di voler vivere l’eterna avventura platonica della sfida rinnovatrice della società e del governo dei giusti, della cultura del cambiamento, dove  cultura e arte debbono avere un ruolo prioritario e l’artista una missione pedagogica, che coinvolga attivamente tutti e tutti possano dire: C’ero anch’io.

La cultura deve diventare strumento di rigenerazione e di trasformazione dei processi culturali ed economici. C’è bisogno di un nuovo Illuminismo.

Siete pochi? Meglio. Siete arditi e spregiudicati? Meglio. Siete viaggiatori senza meta ma con obiettivi chiari? Meraviglioso.

Siate sempre “PARLESSERI”.”

 

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