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I candidati a sindaco e il teatro: tema a confronto ieri alla sala Mandarà

Alcuni degli interventi

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Ieri presso la Sala Mandarà di Vittoria, affollatissima, i candidati a sindaco hanno incontrato le Compagnie Teatrali di Vittoria. Un dibattito costruttivo instaurato fra i concorrenti aspiranti a Palazzo Iacono e la parte culturale della città, quella che cura il teatro, per l’appunto, con cui si sono fissati alcuni passaggi programmatici in vista di un nuovo rilancio culturale per la città. Di seguito alcuni degli interventi che abbiamo riportato per i lettori di VittoriaDaily

Candidato a sindaco Giovanni Moscato.

“Abbiamo a disposizione il Chiostro delle Grazie e proprio per questo motivo va valorizzato e riqualificato. Per quanto riguarda il discorso della pianificazione degli spettacoli occorre valutare la situazione del contributo ai Vigili del Fuoco. Bisogna trovare una soluzione definitiva al fine di risparmiare migliaia di euro. Dobbiamo non solo fare le rassegne teatrali e soprattutto anche la stagione estiva deve essere fatta con le nostre celebrità. Il mio obiettivo è quello di realizzare dei festival ogni fine settimana a Scoglitti, da giugno a settembre. Per festival intendo la partecipazione delle Compagnie teatrali”.

Candidato a sindaco Francesco Aiello

“Quando si parla di compagnie dialettali pensiamo al teatro del dialetto genovese, napoletano, siciliano. Sono interessanti. Noi abbiamo già affrontato questi percorsi. Bisogna concentrarsi su una rassegna nazionale che diventi poi tradizione nel corso degli anni, in modo tale che la gente sappia di poter trovare nelle strade e nel territorio questo riferimento accanto al cinema. Un punto forte su cui vorrei insistere è di uscire dall’ambito localistico. Il teatro dialettale ci porta al territorio ma non deve essere compressa da una visione localistica dell’uso dei dialetti. Parliamo di teatro di una città difficile. Parliamo di teatro in una città che ha bisogno di trovare mille percorsi, mille possibilità per parlare al territorio e ai ragazzi. Chi non ha fatto esperienze teatrali presso le congregazioni parrocchiali? Molti di voi ricorderanno quelle esperienze. Indubbiamente hanno un’importanza sotto il profilo culturale. Occorre liberare le compagnie dalla sudditanza e su questo occorre che la futura amministrazione sia un’amministrazione mansa, flessiva. Dobbiamo lavorare per liberare la società civile fatta da potenti che per concedere il teatro o pagare la SIAE poi esercitano un peso di condizionamento. Dobbiamo realizzare un protocollo d’intesa che restituisca un codice di riferimento per le compagnie teatrali”.

Candidato a sindaco Carmelo Giurdanella.

“Un elemento fondamentale è un ruolo che si affianca all’allenamento dei ragazzi e ne approfitto per discutere sul fare un laboratorio per ragazzi. Un’altra parte importante sarebbe organizzare corsi teatrali. Noi abbiamo previsto ciò nel nostro programma. E’ importante che chiunque lavori per il territorio per aiutare i nostri concittadini venga sostenuto e aiutato. Non si può, secondo me, alludere a realizzare il cartellone vittoriese, dovremmo, invece, concentrarci su altro, ossia coinvolgere più persone all’interesse nei confronti del teatro, che vanno inscenate con le altre realtà professionali chiaramente con prezzi accessibili, con i giusti presupposti che creerete voi con il contributo di far venire le compagnie nazionali senza essere accolti dai teatri vuoti. Quindi, garantire prezzi accessibili.”

Candidato a sindaco Vincenzo Statelli.

“Ho apprezzato tantissimo questo incontro con le compagnie teatrali ed amatoriali perché in una città difficile come Vittoria esiste anche la cultura che nell’ambito teatrale, le compagnie, grazie a Dio, sono molte. Loro ricoprono un’importante azione culturale, quindi, un grande plauso al vostro operato che comprende anche il volontariato. Un protocollo d’intesa è sicuramente qualcosa che può essere in aggiunta per regolamentare il rapporto fra un’amministrazione e un soggetto privato. Il fatto di vincolare un’amministrazione non mi sembra corretto anzi è voler dare un rapporto regolatore nell’ambito dell’azione amministrativa al fine di garantire servizi. E’ sicuramente qualcosa di interessante. Nel nostro programma era previsto la costruzione di una grande piazza sulla spiaggia della Lanterna e un grande solario che deve essere animato tutti i giorni per allestire associazioni sportive, compagnie teatrali, tutti coloro che riescono ad animare la nostra struttura per tutta l’estate e di mettersi in gioco a costi molto irrisori. Io credo che non manchino i locali però una delle cose che si dovrebbe fare è il censimento dei locali dell’amministrazione e quello che potrebbe essere il più idoneo posto che oggi avete questa associazione ma sarebbe bello l’istituzione di tante altre.”

Candidato a sindaco Arcangelo Mazza.

“Parlare di teatro per me è come sfondare una porta aperta. Mi sono occupato in passato di teatro di grandissimo livello internazionale. Vi posso dire tre cose fondamentali: 1) la cultura è un investimento a fondo perduto e di grande civiltà; 2) la cultura e il teatro hanno un senso se è seguito da un progetto; 3) il teatro deve essere riflesso di se stesso. Io ritengo che il progetto culturale di questa città debba partire dal Teatro Comunale che è non solo la sede dell’immagine di questa città ma deve diventare il centro di programmazione di quelle azioni culturali, artistiche, teatrali che devono rappresentare l’immagine di questa città e nello stesso tempo fare leva sul principio della crescita culturale e sociale e quindi torniamo a parlare della scuola e torniamo a parlare dei disagiati che non si possono permettere un biglietto a teatro. Questo protocollo d’intesa è come se fosse un’assicurazione. Il rapporto deve essere fiduciario e se fossi amministratore avrei il dovere di programmare e dare risposte a queste esigenze. Il protocollo d’intesa per me è scontato. Quando si parla di estate noi siamo una frazione che per primo luogo deve occuparsi di teatro. Nel programma abbiamo indicato un anfiteatro di fronte al faro di Scoglitti, quindi la prima cosa da fare è il luogo. A Vittoria abbiamo il teatro ma c’è la necessità di altri luoghi. Ci sono strutture private come il Teatro Leonardi ormai chiuse però, per poter recuperare nella città spazi potrebbe essere un percorso di investimento della cultura e della memoria storica di questa città. Come sistemare il Cartellone. Io sono dell’avviso che qualunque tipo di collaborazione debba rappresentare un valore aggiunto nel settore della cultura che è rappresentare programmazione. La programmazione su cartellone deve essere articolato e sarà amatoriale, dialettale, professionale ma l’importante è avere le vie nel settore culturale che ci consenta di avere possibilità in termini di finanziamenti. Il Teatro di Vittoria è il terzo teatro storico della Sicilia quindi, dovremmo avere anche il dovere di relazionarci con le strutture importanti. Una buona politica culturale è anche quella di relazionarsi con le altre strutture e fare gemellaggio con le altre produzioni artistiche. L’immagine di una città passa dalla sua capacità di produrre cultura. E’ vergognoso che si parli delle 350 € dei vigili del fuoco! Occorre fare una convezione con i vigili del fuoco, acquistare i services di cui il teatro può disporre. In tutti i teatri ricorre l’obbligo di fare dismissioni e potremmo anche acquisire attrezzature di luci, amplificazione a costo zero. L’accordo è necessario perché il patrimonio è il teatro che va valorizzato."

La redazione di VittoriaDaily, offre uno spazio ai candidati che per motivi di "tempo" non hanno ricevuto la giusta visibilità.

 

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