Apprendiamo e pubblichiamo quanto appreso dai social network le dichiarazioni di Giuseppe Fiorellini e replica del Presidente del Consiglio Comunale, Andrea Nicosia
"E' annunciato per lunedì 25 luglio il consiglio comunale con all'o.d.g. il regolamento del mercato ortofrutticolo. La chiamano efficienza, perché si riuniscono in piena estate per deliberare un argomento così rilevante per l'economia della città . E se invece fosse un tentativo di far passare durante l'afa e la distrazione estiva estiva uno strumento inutile o peggio dannoso alla nostra economia. Vorrei ricordare che metà degli elettori vittoriesi hanno votato per un programma che riteneva vitale la legalità e le regole al mercato ortofrutticolo e solo una legge elettorale assurda non ha consegnato loro una rappresentanza consiliare.Democrazia vorrebbe che questa parte della città potesse avere voce. Noi cercheremo di portare una proposta d'iniziativa popolare ai sensi dello statuto all'attenzione dei massimo consesso cittadino, e vogliamo sperare che il Presidente del CC non voglia strozzare un dibattito aperto su tale vitale strumento. Se lunedì si approverà il regolamento, utilizzeremo tutti gli strumenti di partecipazione che lo statuto comunale ci dà per dare voce ai cittadini esclusi dalla rappresentanza democratica anche il referendum per mettere in discussione l'atto del C.C. ", questa la dichiarazione di Giuseppe Fiorellini (Futuro a Sinistra).
Replica di Andrea Nicosa:
"Il regolamento sul funzionamento del mercato ortofrutticolo è stato oggetto, nella scorsa consiliatura , di confronto e discussione tra tutte le categorie sociali interessate. Ciascuna ha trasmesso proprie osservazioni e proposte di modifica. Appena insediatasi, la Giunta Moscato ha ritenuto, nonostante il precedente confronto sull'atto, di invitare le categorie sociali (produttori, concessionari, sindacati e associazioni di categoria) ad un ulteriore confronto che si è tenuto nelle scorse settimane con ulteriori incontri (a cui sono stati invitati tutti i consiglieri comunali, compreso il rappresentante della lista spiga) per consentire ai nuovi eletti un confronto diretto con le associazioni di categoria. La voglia di affrontare la trattazione sul punto regolamento (che è oggetto di discussione già da anni tra amministrazione e operatori) e' dettata dalla voglia di intervenire, finalmente, su un tema che da troppi anni aspetta di essere affrontato. Chi avrebbe dovuto e potuto negli ultimi 30 anni intervenire e modificare il regolamento che si occupa della struttura più importante del territorio, non lo ha fatto! Quello di affrontare il regolamento nei primi 100 giorni di governo è' stato un impegno, invece, assunto in campagna elettorale (sul quale impegno, tra gli altri, i Vittoriesi hanno scelto una compagine amministrativa). Il luogo deputato alla discussione, dopo il confronto con le categorie sociali, è' il consiglio comunale dove tutte le forze politiche avranno, senza dubbio alcuno, l'occasione di confrontarsi, discutere e decidere sul futuro della struttura mercatale, con la possibilità di emendare l'attuale proposta calendarizzata. Nessuna voglia, da parte del sottoscritto di strozzare il dibattito. Solo l'intenzione di evitare -com'è stato per troppi anni - che il tema sia rinviato sine die. Tutti i consiglieri comunali saranno aperti -ne sono certo - ad accogliere riflessioni e osservazioni sul punto rimettendole alla attenzione dell'intero Consiglio. Quanto alla legge elettorale, spero che la riflessione circa la sua "assurdità " fosse stata fatta anche nel caso in cui l'esito delle elezioni fosse stato diverso. Il Consiglio ha il dovere di esitare, modificandolo nelle parti in cui riterrà , il regolamento di mercato. Ed essendo il Consiglio comunale il luogo deputato alla sua discussione e approvazione sarà onere dei consiglieri affrontarlo in modo serio senza tralasciare la qualità della discussione. Luglio piuttosto che settembre? Afa piuttosto che freddo invernale? Le illazioni, i sospetti e i retro pensieri nei confronti di chi è stato chiamato a governare non appartengono, per quanto mi riguarda, al sereno confronto democratico. Lo Statuto del Comune di Vittoria assegna ai cittadini strumenti utili a garantirne la diretta partecipazione alla vita della città . Il Consiglio Comunale ha massimo rispetto di questi strumenti e di ciascuno di coloro i quali, non ritenendosi rappresentato dal civico consesso, voglia farvi ricorso."