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Il Movimento 5 stelle di Comiso replica al sindaco sul campo polivalente coperto

Al centro le questioni legate alla sicurezza

Redazione
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“Ci aspettavamo un altro tipo di risposta da un sindaco. Un sindaco deve vigilare sulla propria città e renderla vivibile, non dovrebbe fare miracoli ma soltanto il necessario per renderla più sicura”. Queste le parole del Movimento 5 stelle di Comiso a  proposito del campo polivalente coperto.
“A nostro avviso – prosegue la nota- l'area adiacente il campo polivalente è pericolosa per i cittadini e per la struttura stessa e proprio per questo il Sindaco dovrebbe preoccuparsi del ripristino di quell'area. Vorremmo semplicemente ricordare al sindaco che “in tema di opere pubbliche da eseguire nel Comune, il sindaco assume, la posizione di committente, e tre presupposti costituiscono la sua fonte di responsabilità collegata ad una posizione di garanzia, per così dire limitata dalla presenza dell'appaltatore, ma non certamente esclusa. Tali fonti di responsabilità sono la conoscenza del pericolo, l’evitabilità dell'evento lesivo, e l'omesso intervento di eliminazione del pericolo, trattandosi di reati omissivi impropri. Ne consegue che il Sindaco e l'Assessore competente assumono, nei reati colposi, una posizione di garanzia nel caso che non adottino alcun provvedimento urgente atto ad eliminare una situazione di pericolo di cui sono consapevoli. Essendo infatti dotati di poteri autoritativi sia per allestire un intervento atto ad eliminare il pericolo, ovvero per disporre le cautele necessarie, non si ravvisa la colpa omissiva impropria ex art. 40, 2° comma, c.p., solo nei casi in cui non si abbia conoscenza di tale situazione di pericolo, ovvero non si abbia la possibilità concreta, anche con la normale diligenza, di porre in atto i rimedi utili per sanare la fonte del medesimo pericolo”. Inoltre, “nel caso di affidamento in appalto dell’esecuzione di opere pubbliche comunali, la veste di committente assunta dal sindaco non è incompatibile col mantenimento della posizione di garanzia in riguardo alle situazioni di pericolo, da lui conosciute, esistenti nell’area interessata dai lavori dati in appalto e temporaneamente sospesi dall’impresa appaltatrice, perché egli è titolare di poteri autoritativi che gli consentono di supplire all’eventuale inerzia o all’impossibilità concreta di agire sollecitamente da parte dell’appaltatore. Va dunque affermata l’esistenza del nesso causale, materiale e psichico, tra la condotta omissiva del sindaco, che non interviene per eliminare la fonte del pericolo o per apprestare adeguate protezioni, ripari, cautele e le opportune segnalazioni in modo da impedire l’uso dell’area da parte di privati, e la morte del soggetto che, inconsapevole del pericolo, rimane esposto alle letali insidie”.

Questo non lo afferma il MeetUp di Comiso, bensì la CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. IV, 21/04/2006 (UD.29/11/2005), Sentenza n. 14180.  Pertanto, certi di non creare “panegirici fuori obbiettivo” rinnoviamo l'invito al Sindaco Spataro al fine di far ripristinare immediatamente l' area adiacente il campo polivalente, eliminando ogni pericolo per la cittadinanza e per la struttura stessa. In caso contrario trasmetteremo al Prefetto e a tutti gli organi di controllo del territorio la nostra segnalazione, sino ad oggi disattesa, depositata presso il Comando dei Vigili urbani del Comune di Comiso”.
 

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