Lo aveva annunciato ieri Giovanni Moscato, dalla sua pagina social che stamane avrebbe convocato una conferenza stampa “aperta” a tutti alle ore 11.00 presso la sala degli Specchi di palazzo Iacono, per fare chiarezza circa la sua posizione sui recenti fatti giudiziari che lo vedono coinvolto e che hanno suscitato ieri un polverone in città per il “caso Nicosia”.
Un continuo susseguirsi di voci, dichiarazioni, presunti “scioglimenti del consiglio” e commissariamento dell’Ente, di accuse tra forze opposte e messaggi di solidarietà e vicinanza: questo il clima che da ieri si respira in città come questi ed altri ancora i tanti interrogativi ai quali il primo cittadino ha cercato di dare risposta.
Si è presentato alle 11.00 circa il Sindaco Giovanni Moscato nella sala degli Specchi, gremitissima per l’occasione ed ha esordito dichiarando di non voler “entrare nel merito delle posizioni degli altri“ se non della sua stessa posizione personale.
Ha poi ricordato come circa un anno e mezzo fa – a ridosso delle elezioni – era stato accusato, dopo perquisizione nella sede elettorale di Se la ami la cambi, di voto di scambio politico mafioso, accusa decaduta perché - come dice la stessa Procura- “ammette l’estraneità del Moscato rispetto a connivenze con ambienti criminali. Dalle indagini nulla emerge in termini di responsabilità a carico di Moscato”
Il Sindaco ha poi continuato l’ “arringa” in sua difesa, ricordando che pende sul suo capo, l’ accusa dei reato di corruzione elettorale secondo l’ipotesi accusatoria riprendendo le parole del procuratore Zuccaro. Secondo l’ impianto accusatorio, Moscato avrebbe preso accordi con Nicosia per regolarizzare i 60 dipendenti della ditta Tekra. Rapporto che nasce a dire della Procura “dal rapporto di “sudditanza” di Moscato nei confronti del Nicosia.
“E’ proprio qui - dichiara il Sindaco – che nasce l’ errore; secondo gli inquirenti durante i due mandati di Nicosia, avrei percepito redditi dovuti ad incarichi professionali. Questo mi rattrista come uomo e come politico, perché intacca la mia moralità e la mia etica. L’unico reddito percepito in quegli anni è stato il gettone di presenza quale consigliere comunale”
“ A tal proposito – continua Moscato - ho in mano una dichiarazione rilasciata dall’ Avvocatura del Comune, con la quale si dichiara che non ho mai accettato incarichi dall’ Ente. Come non ho mai permesso ai miei colleghi di studio e a mia moglie di accettarne sia prima che adesso, sotto il mio governo”
Altro grossolano errore, secondo il primo cittadino, nasce da una intercettazione tra lo stesso ed il consigliere Scuderi che avrebbe “promesso” sostegno al Sindaco per il ballottaggi; “cosa ancora più grave - afferma sempre Moscato - è che la Procura non sa neanche che Pippo Scuderi era candidato nelle mie liste”.
“Sarebbe ancora più grave che un Consigliere comunale, candidato nelle mie liste non mi garantisse il sostegno per tutta la campagna elettorale. Per essere chiaro, io non ho mai partecipato a nessun accordo, come la stessa procura ammette e scrive”.
Secondo la Procura, lo scambio sarebbe da intercettare durante il ballottaggio e che Moscato sia diventato Sindaco “con i voti del PD” tramite accordo con i Nicosia.
“Ricordo a tutti che non ho mai fatto accordi politici con nessuno - conclude - e lo dichiarai da subito, all’ inizio della mia campagna elettorale. Ho sempre lasciato la gente libera di votare chi volesse e non credo sia motivo di giudizio penale se molti al ballottaggio hanno preferito me all’ Onorevole Aiello”.
Noi di Vittoriadaily abbiamo seguito per voi la conferenza stampa e vi terremo informati attenzionando la vicenda.
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