Marzia Calandra candidata alla regione Sicilia, lista UDC, in corsa per Nello Musumeci Presidenti, decide di "mettere un freno" ai politici di professione, spiegando che la Politica deve essere uno strumento al servizio della gente in mano di persone oneste e preparate!
"Per questo ho voluto in questi giorni “tuffarmi” tra la folla, visitando i mercati di Comiso e Vittoria - dichiara - non per ultimo anche il mercato ortofrutticolo, scenario di infinite “sterili” passarelle politiche! Voglio ritrovare il contatto perso con la realtà quotidiana della gente, con le loro speranze ormai perse sepolte dalle troppe chiacchiere dei politici che lungo gli anni hanno solo giocato con i problemi delle nostre vite!
Mi ha profondamente addolorata - prosegue - ascoltare la rabbia nelle parole dei tanti anziani ormai rassegnati a terminare la loro vita in miseria abbandonati da tutti i politici e dai rispettivi governi che fingono di avere a cuore le loro sorti! I nostri nonni, i nostri genitori hanno sacrificato le loro vite lavorando senza sosta per poter dare istruzione, casa ai loro figli! Quella casa che noi giovani oggi ci ritroviamo e che certamente non potremo permetterci di costruire a nostra volta ai nostri figli grazie al nostro Governo che non risparmia neanche la nostra abitazione principale!
Mi impegnerò affinché questo scempio abbia fine - ribadisce con veemenza - continuando il mio cammino ho accolto anche le richieste dei tanti commercianti pronti ad una rivolta perché costretti a lottare ogni giorno per la sopravvivenza! Tanti problemi riscontrati anche al mercato ortofrutticolo in cui ho avuto modo di ascoltare problemi e disagi dei proprietari dei box anche loro coinvolti dalla profonda crisi del settore agricolo ed hanno chiesto di far luce anche sulle condizioni delle strutture interne dei box , e devo dire che molti di essi sono a dir poco fatiscenti con pioggia che filtra all’interno nei periodi invernali creando disagi vari a chi vi lavora all’interno. Ripartirò dal Lavoro, - conclude - dalla gente, dai loro bisogni per mostrare che chi fino ad oggi avrebbe dovuto amministrare la “cosa pubblica” ha solo vissuto in una propria realtà virtuale!"