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Santissima Addolorata a Comiso: pioggia di petali per il rito della "svelata"!

Redazione
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Una pioggia di petali di rosa. Una cascata lenta, meravigliosa, in grado di riempire gli occhi di sensazioni positive, quella consumatasi ieri sera nella navata centrale della chiesa Madre di Comiso che ha reso suggestivo e affascinante il rito della Svelata. Tutto ciò dinanzi a una folla di fedeli che ha assistito con grande devozione a uno dei momenti più sentiti dei solenni festeggiamenti in onore di Maria Santissima Addolorata. Il simulacro settecentesco della Vergine, gelosamente custodito nella nicchia dell’altare laterale, è così riapparso adornato di una splendida veste. Il manto, un’opera di pregevole artigianato locale, di velluto blu scuro tempestato da stelle dorate, è stato realizzato nel 1880 su commissione della signora Giuseppina Ciarcià. Prima della Svelata, il manto (spazio in questo caso a quello nuovo realizzato nel 2000 donato dalla signora Nunziata Vittoria per salvaguardare l’antico) è stato portato in processione, insieme con la raggiera, la spada, le spille a forma di cuore e al fazzoletto, adagiati su cuscini di seta portati dai paggi dalla chiesa di San Biagio alla Chiesa Madre. A portare il manto il vicepresidente del comitato Salvatore Battaglia, il segretario Francesco Delaimo e il tesoriere Roberto Giannone. La processione assume la caratteristica denominazione de “A pigghiata ro Mantu” ed è un’altra fase significativa dei festeggiamenti della Vigilia. La Svelata, negli ultimi anni, è stata resa ancora più caratteristica dalla genialità, dalla fantasia e dalla dedizione dei giovani della chiesa Madre che, oltre a disporre drappi, veli ed elementi architettonici appositamente creati, hanno pure animato la cascata di petali di rose in grado di conferire all’intera cerimonia un fascino insostituibile. Petali di rosa che costituiscono una speciale cornice durante il ritiro della preziosa tenda in filet, appositamente realizzata nel 1928, che, tra la commozione dei fedeli, svela a tutti il simulacro dell’Addolorata segnando, a tutti gli effetti, l’inizio gioioso della festa. Subito dopo è stato cantato l’inno composto da monsignor Francesco Rimmaudo e musicato dal maestro Alfio Pulvirenti nel 1910.

Ad animarlo uno stuolo di voci bianche che ha dato voce all’accorato “Salve alla Madre” da parte di tutti i fedeli presenti. A seguire la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta. Oggi pomeriggio, intanto, alle 17, ci sarà la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal sacerdote Antonio Baionetta e animata dal coro parrocchiale “Santa Maria delle Stelle”. Alle 18 l’uscita del venerato simulacro della Vergine Addolorata a cui seguirà il trionfale ingresso in piazza Fonte Diana. Sarà accolto da una moltitudine di fedeli e dall’esultante coro di voci bianche che eseguirà il tradizionale Inno scritto da mons. Francesco Rimmaudo e musicato dal maestro Alfio Pulvirenti. Seguirà uno spettacolo di volantini e fuochi d’artificio a cura della ditta La Rosa Artist Fireworks di Giuseppe e Maurizio La Rosa da Bagheria. Dopo la processione, alle 19,30 la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal sacerdote Girolamo Alessi. Alle 23 l’arrivo del simulacro della Vergine Addolorata in piazza Fonte Diana. Sarà accolto dal canto “Ave Maria” di Caccini, eseguito dal tenore Marcello Pace e dai bambini dell’Inno, accompagnati dal sassofonista Giovanni Digiacomo e dal corpo bandistico “Diana”. Alle 23,30 il rientro del simulacro in chiesa Madre accolto dal canto Ave Maria di William Gomez, eseguito dai tenori Domenico Giarraffa e Salvino Vicino. La giornata si concluderà a mezzanotte con il grandioso spettacolo pirotecnico curato dalla ditta La Rosa Artist Fireworks in contrada Canicarao, visibile da via Carlo Alberto dalla chiesa angolo via Giovanni Pascoli. Domani, 28 maggio, poi, al via l’Ottavario della festa. Alle 9 la celebrazione eucaristica, alle 18,30 la recita del Rosario e la coroncina del mese di maggio. Alle 19 la celebrazione eucaristica presieduta dal sacerdote Giuseppe Burrafato, parroco della Cattedrale San Giovanni Battista di Ragusa. Alle 21, in piazza Fonte Diana, ci sarà lo spettacolo comico-musicale con Manlio Dovì in “Tale e quale showman” e con la partecipazione di Nadia D’Amato.

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