Nella nuova e moderna struttura sanitaria iblea, il nuovo ospedale di Ragusa “Giovanni Paolo II”, mancano i Crocifissi.
A denunciarlo l’ex primo cittadino del capoluogo ibleo, il dott. Tonino Solarino, che in una in una lettera aperta al commissario straordinario dell’Asp di Ragusa, Lucio Ficarra, scirve «Nel nuovo ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa non ci sono crocifissi. Forse nella fretta del trasloco sono stati lasciati in magazzino. Spero non si tratti di una scelta ideologica».
Continua Solarino:” Il Crocifisso è il testimone più autorevole del valore della laicità: invita a tenere distinti Dio e Cesare; a farsi carico del prossimo conosciuto e sconosciuto, a dare vita all’amore”
Nessuna polemica, i toni pacati, l’ invito è più rivolto alla riflessione che alla sterile diatriba mediatica e strumentale.
Forse una svista, forse la fretta del trasloco, ma certamente un Ospedale intitolato ad un Santo dei nostri giorni non può non riconoscersi nel “simbolo universale” che non conosce “bandiere”, anzi le supera in nome della fraternità universale che abbraccia tutti, come le mani allargate dell’ uomo della Croce.
«Giovanni Paolo II non sarebbe contento – chiosa Solarino - di dare il nome a un ospedale senza crocifisso: è stato la ragione e il senso della sua vita. Il crocifisso è il testimone più autorevole del valore della laicità: invita a tenere distinti Dio e Cesare».
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