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San Giovanni "ri jnnaru": una festa che ricorda un tragico evento, oggi di grande attualità: il terremoto

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Si terranno il giorno 13 gennaio i solenni festeggiamenti in onore del Santo patrono Giovanni Battista, detto “ri jnnaru” in memoria del terribile terremoto che distrusse il Val di Noto, il giorno 11 gennaio del 1693.

Le celebrazioni nel 326 mo anniversario del “tremuoto ranni”, inizieranno venerdì 11 gennaio, data simbolo del tragico evento che rase al suolo la Sicilia orientale e che fu avvertito persino nel palermitano ed in Calabria.

Terremoto tra i più devastanti e funesti degli ultimi secolinel “Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani” risulta essere il più forte evento sismico avvenuto negli ultimi 1000 anni sull’intero territorio nazionale, collocandosi tra i terremoti maggiormente distruttivi della storia sismica italiana;  

Lo stesso Mons. La China nel suo “Vittoria dal 1693 al 1890, così scriveva: “Vittoria però ne fu salva, ( dal terremoto n.d.a ) tranne dell'antica Chiesa Madre, in cui il Battista volle rendersi mallevadore, offrendo Chiesa e Capo all'Altissimo, per liberare la sua diletta Vittoria; e tranne di quei quaranta ragazzi che perirono, mentre apprendeano la Cristiana dottrina"

Secondo la tradizione, alimentata dalla devozione popolare, il glorioso Patrono San Giovanni Battista, “allontano’” la sciagura di altri danni con un “miracolo”, come si gridò all’epoca: la statua del Battista fu trovata “decapitata” della testa sotto le macerie, storia che tutti conosciamo perché tramandataci per secoli e ascoltata dai nonni.

Tanti i danni che indussero la popolazione a non arrendersi ed a reagire  energicamente, con vigore, senza perdersi di animo e con generosità, affrontando ogni difficoltà a testa alta e con dignità, come nello stile e nel DNA del vittoriese.

Come da tradizione più Messe saranno celebrate in Basilica giorno 11 gennaio, alle 9.00, alle  10,00 con la partecipazione degli alunni dell’ I.C Giovanni XXIII di Vittoria, alle 12,00 e alle 18.00 presieduta da Fra Biagio Aprile, Conventuale, rettore del Santuario dell’ Immacolata di Comiso.

Giorno 13 gennaio, giornata della festa esterna, una S. mEssa sarà celebrata alle ore 8.00 e l’altra alle ore 10.30 presieduta da Don Pietro Floridia, parroco presso il Duomo San Giorgio a Ragusa Ibla.

Alle 12.00, come da tradizione, seguirà l’uscita del simulacro del Patrono San Giovanni, che sarà portato in processione per le vie del centro storico. Nel pomeriggio alle ore 18.00 l’ ultima S. Messa in Basilica concluderà le celebrazioni.

“San Ciuvanni ri jnnaru” ripropone ai vittoriesi un momento di fede e tradizione, un appuntamento da non perdere, riproponendo una tematica terrificante – come quella dei terremoti  - oggi, dopo gli ultimi fatti episodi avvenuti nel catanese, di una sconvolgente attualità.

 

 

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