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412 ani fa veniva fondata Vittoria, la più giovane Città della provincia iblea

Auguri a tutti i vittoriesi

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24 aprile 1607 – 24 aprile 2019.

Sono trascorsi 412 anni dalla fondazione della nostra Città, la più giovane dei Comuni delle dodici terre e, oggi più che mai, in questi ultimi tempi di profonda crisi sociale, morale, istituzionale, ci sentiamo orgogliosi e fieri di essere figli di questa terra, continuatori di quel progetto di progresso ed espansione che iniziarono i nostri Avi nel Seicento.

Fieri di essere vittoriesi, un popolo di grandi imprenditori e infaticabili lavoratori, onesti e intraprendenti.

il 24 aprile del 1607, infatti, veniva fondata, grazie all’opera della sua fondatrice la Contessa Vittoria Colonna Henriquez-Cabrera, moglie dell’Almirante Luigi III di Castiglia. Il nuovo sito nacque per completare il processo di colonizzazione dell’area occidentale dell’antica Contea di Modica, iniziato in maniera massiccia nel 1550 ad opera dei Conti Enriquez Cabrera, residenti in Spagna, dopo il fallimento della trattativa con l’imperatore Carlo V per una permuta delle terre siciliane con altre in Castiglia, e per l’edificazione fu prescelta la località di Boscopiano, nella così detta "Plaga Mesopotamica Sicula", perché naturalmente inserita tra il Dirillo e il fiume Ippari, già noto in antichità, in una zona fertile e pianeggiante, proprio vicino le rovine dell’antica Camarina; la richiesta inoltrata alla corona spagnola, venne accolta, ed il privilegio regio fu concesso dal re Filippo III il 31 dicembre 1606 a Madrid, che dispose l’edificazione di un nuovo centro come fosse la “riedificazione dell'antica Kamarina”.

La città divenne presto un florido centro agricolo ma soprattutto vinicolo per tutto il ‘700 – ‘800 : il nostro vino si esportava in tutta l’Isola e non solo, persino a Malta e la nostra produzione di canna da zucchero era conosciuta ed apprezzata. Vittoria  città del vino e soprattutto, del grande distretto agricolo, attività portante dell’economia vittoriese.

Vittoria ricca anche di monumenti, vere opere d’arte del settecento (alcune purtroppo andate perdute e distrutte nel tempo): la maestosa Basilica del santo patrono San Giovanni Battista, la Madonna della Grazia, San Vito, San Biagio e Sant’Antonio Abate; due conventi, Osservanti alla Grazia e Paolotti a San Francesco e un monastero femminile intitolato a Santa Teresa.

In pochi sanno che Vittoria è anche città di poeti, filosofi, letterati, storici, musicisti, artisti, artigiani: Alfonso Ricca, Teresa Jacono Roccaddario, Federico Ricca, Neli Maltese, Emanuele Jacono, Emanuele Mandarà, Felice Maltese, Giacomo Samperisi, Salvatore Guglielmino, Angelo Alfieri, Giovanni Consolino; storici: Salvatore Paternò, Federico La China, Nannino Terranova,Gianni Ferraro. Ed ancora musicisti, insigni artigiani e artisti come Carmelo Cultraro, Giuseppe Mazzone, Vito Melodia (decoratore), Salvatore Battaglia (progettista e scultore), Emanuele Ingrao (ebanista), Salvatore Gallo, Pietro Palma, Natale Barone.

Patria del Liberty ibleo e dell’eclettismo architettonico. In tutto il perimetro del centro storico è possibile ammirare i meravigliosi palazzi decorati in stile Liberty, un vero patrimonio architettonico e culturale.

Auguri Vittoria, forse piena di difetti, ma pur sempre nostra amata ed insostituibile città.

 

 

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