Fino allo scorso anno la città di Vittoria viveva la magia del teatro Vittoria Colonna.
Non c'erano chilometri da affrontare. Ma semplici piccoli passi al centro ...et voila il maestoso "impero pregno d'arte e di opere" ci osservava avanzare verso lui per poi accoglierci in uno strano brusìo in attesa che il sipario aprisse alla prima scena!
Queste le dichiarazioni di Alessandro Mugnas, segretario dell'Associazione politica Reset riguardo il teatro di Vittoria "chiuso al pubblico".
"Per tornare sull'argomento "magia" continua la vita degli attori si intreccia a quella del pubblico. E per un attimo le due realtà diventano un'unica cosa. Lo so, bisognerà preparare nuovamente i cittadini al rispetto, al silenzio, alla direzione di un calendario, e chi verrà ad amministrare il "nostro teatro" non dovrà essere un affarista, ma una persona di "cultura". Una persona legata al territorio, competente, capace di "selezionare" e quindi perchè no potrebbe anche essere un artista. Chi vive a Vittoria lo fa per scelta! Io vivo a Vittoria e non andrò mai via perchè in queste sgangherate strade inzuppate d'acqua piovana ci ritrovo i miei ginocchi sbucciati, quando internet non esisteva e non poteva distrarci dall'annusare quell'odore di polvere che si alza quando si calca una scena...! Dopo quasi un anno, (però) rimangono solo annunci della partecipazione ad un bando regionale per reperire i fondi necessari alla ristrutturazione del tetto del Teatro.
E lo stesso Mugnas si pone due grandi questioni sono rimaste irrisolte: 1) Perché è stata disposta e confermata la chiusura del Teatro, solo sulla base di un parere della locale Stazione dei Vigili del Fuoco? Come mai non si è pensato a nominare una Commissione di ingegneri esperti di stabilità degli edifici (soprattutto storici), come avviene in tutte le città italiane, per avere un perizia molto più qualificata e, quindi, più determinante per stabilire l’eventuale chiusura e, soprattutto, l’entità dei danni da aggiustare? In alcune grandi Città, ad esempio Roma, esistono le Commissioni per la verifica della idoneità statica degli edifici, anche pubblici, formate da qualificati ed esperti ingegneri e vengono utilizzate sia in situazioni di emergenza, quando si avverte un qualsiasi pericolo, sia per mappare e monitorare costantemente lo stato di salute della città. Perché non si è pensato a chiedere aiuto a Roma? 2) Perché non si è pensato ad intraprendere anche la strada della “sponsorizzazione culturale” ormai felicemente intrapresa in tutta Italia, e prevista anche dal Codice dei Beni Culturali? Riqualificare aree urbane, restaurare monumenti e palazzi d’epoca, ristrutturare edifici pubblici sono tutte attività fondamentali e prioritarie per le amministrazioni pubbliche, specialmente in un Paese come l’Italia, così ricco di opere d’arte e gioielli architettonici da preservare. Lo sanno bene gli amministratori locali, in primis i sindaci, spesso in affanno nella ricerca di fondi da destinare a queste attività. E’ proprio in queste circostanze che può intervenire il privato, attraverso la sponsorizzazione (il cd. Mecenatismo Culturale), coprendo i costi di restauro e finanziando studi di fattibilità oltreché ricerche storiche e archeologiche. In più, laddove il restauro è abbinato a una maxi affissione i comuni percepiscono i canoni di pubblicità e le imposte di occupazione di suolo pubblico.
Abbiamo visto e sentito - continua - pubblicizzarsi figure politiche e figuranti, in una tragedia "perchè di questo si tratta" la chiusura di un'opera d'arte come il teatro comunale!! In molti si sono battuti il petto, ma la reale ed attuale situazione è quella di una lunga e chissà ancora per quanto chiusura, senza percepirne l'ombra di un ripristino delle presunte e inquantificabili lesioni murarie.
Insomma il dubbio che tutto debba restare così congelato, fermo a mezz'aria, come si manifesta nei vittoriesi, bèh...viene anche a noi, ed è per questo che diveniamo così curiosi! Sicuri di una non risposta da parte della commissione prefettizia, ci auguriamo d'essere smentiti al più presto con l'inizio dei lavori in merito.